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[Roma] Protesta no tav alla stazione Tiburtina,

Una giornata di mobilitazione per protestare contro i disservizi del trasporto pubblico locale e le politiche perseguite da Trenitalia.

– Nicola Gesualdo – 15 febbraio 2012 – Una cinquantina di attivisti tra studenti, precari e migranti nella giornata del 15 febbraio hanno presidiato per tutta la giornata di ieri lastazione tiburtina di Roma,per sostenere la lotta dellaval di Susa e per lanciare la data di mobilitazione nazionale del 25 febbraio a Bussolengo. Nell’occasione, poi, la protesta si è rivolta anche nei confronti della gestione del trasporto pubblico locale e cittadino.

La giornata di sensibilizzazione è iniziata  alle 9 di mattina con il volantinaggio alla stazione metro policlinico.

Nel volantino si contesta l’aumento del biglietto atac, previsto per giugno, da 1 euro ad 1,50 euro, reclamando non solo per i disservizi che l’azienda di trasporto crea ai cittadini ma soprattutto “gli stipendi d’oro, gli appalti milionari e le assunzioni facili degli amministratori e degli amici e dei parenti di Alemanno.”

Il volantino conclude con una provocazione: “IO IL BIGLIETTO NON LO PAGO Più”.

L’azione informativa è stata rivolta a chi si accingeva a prendere la metro o il treno verso casa o verso il posto di lavoro.

Dopo gran parte della giornata trascorsa alla fermata della metro policlinico, il gruppo di attivisti e attiviste si è spostato verso Piazzale del Verano e successivamente verso la stazione Tiburtina.

Denunciano la “cattiva distribuzione dei soldi e pretendono un trasporto economico e funzionale”. Oltre alle questioni legate al trasporto pubblico cittadino, la protesta, che si è svolta nella stazione metro policlinico, sugli autobus e sui tram che circolavano per la città, si è rivolta anche contro Trenitalia.

Una giornata di sensibilizzazione, quindi, per denunciare, oltre la costruzione della TAV, la soppressione dei treni notte e il relativo licenziamento di circa 800 lavoratori. Lavoratori che in tutte le città stanno protestando per i licenziamenti in tronco e per la politica attuata da Trenitalia.

A Roma i lavoratori licenziati hanno occupato, ormai da mesi, uno stabile abbandonato della RSI sulla Prenestina e stanno facendo una raccolta firme affinché vengano ripristinati i treni notte. Questi lavoratori non solo sono stati licenziati ma non hanno  percepito gli stipendi degli ultimi sei mesi lavorativi e hanno un arretrato di due anni di buoni pasto.

La conseguenza non è soltanto il licenziamento dei lavoratori ma il disservizio nei confronti dei viaggiatori, i quali non hanno più la possibilità di scegliere di affrontare un viaggio, seppur lungo,  ma economico.

La rivendicazione è quella di un “servizio di trasporto pubblico e gratuito”.

da: http://www.articolotre.com/2012/02/protesta-no-tav-alla-stazione-tiburtina-roma/62959