Skip to content

ORA PROVATE AD ARRESTARE UN BOSCO CHE CAMMINA!

Dalle 13 di oggi 28 Gennaio, in tanti, almeno 150, ci siamo ritrovati davanti al faro del Gianicolo per far sentire la nostra voce a tutti e tutte i/le prigionieri/e dell’infame carcere di Regina Coeli, ribadendo che, nonostante quelle mura, l’isolamento in cui sono rinchiuse molte persone può essere rotto.

Un particolare pensiero è stato mandato a Damiano, ragazzo arrestato in seguito alla maxi retata della polizia svoltasi all’alba del 26 gennaio scorso.

Amplificazione con musica, grida e cori hanno animato per più di due ore il presidio, ribadendo l’avversione a un sistema fondato sui privilegi di pochi a danno dei molti e che fa del carcere uno degli strumenti per garantire la propria esistenza.

In seguito, nel pomeriggio, ci si è dati appuntamento per continuare la giornata con un corteo spontaneo per le vie del centro.

Ancora cori, volantini e voglia di comunicare alla città.

Siamo tornati nelle strade per ribadire che la repressione non può affossare una lotta che da più di vent’anni combatte e resiste alle violenze e alle devastazioni imposte da politicanti e mafiosi.

Abbiamo ricevuto tantissima solidarietà dai passanti, che increduli raccoglievano i nostri volantini.

Ancora una volta abbiamo dimostrato come la lotta contro il TAV non si arresta: lo strumento repressivo esercitato dallo Stato non divide un movimento intero, che si stringe attorno a tutt* gli/le arrestat* e si nutre della solidarietà che viene da ogni parte d’italia.

ORA PROVATE AD ARRESTARE UN BOSCO CHE CAMMINA!

ORA E SEMPRE NOTAV!!

A SARA DURA!