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VENERDI 20 GENNAIO – “NATALE DI SECONDA MANO – TERRA FERMA, TERRA CHIUSA”

VENERDI 20 GENNAIO

CineTeatroVolturnOccupato

CGS teatromusica + Fabio Casentini Groove Connection

ore 19.00 – Apertura/Aperitivo

ore 20.00 – Trattoria Arteatrovolturno ore 21.00 – CGS in “NATALE DI SECONDA MANO – TERRA FERMA, TERRA CHIUSA” ore 22.30 – Fabio Casentini Groove Connection inCONCERTO

ore 00.00 – DiDaCus DjSet (bass music) –

“NATALE DI SECONDA MANO – TERRA FERMA, TERRA CHIUSA” è basato sulla “Strage di Natale”: il naufragio di una nave di migranti avvenuto al largo della costa siciliana di Portopalo di Capopassero la notte tra il 25 e il 26 dicembre 1996. Con le sue 283 vittime, rappresenta la più grande strage navale dal secondo dopoguerra. E’ la storia della “Yohann”, vecchia nave greca partita dal Peloponneso in direzione di Cipro con a bordo circa trecento clandestini di origine pakistana, indiana e tamil. Qui resta attraccata per due settimane, in attesa della piccola lancia che avrebbe traghettato i migranti fino a Lampedusa. In realtà il primo trasbordo è fatale: le due imbarcazioni si toccano e la lancia “f-174” cola a picco. La vicenda esce allo scoperto solo anni dopo, quando un marinaio, Salvatore Lupo, denuncia il ritrovamento, tra le reti da pesca, di quei cadaveri che fino ad allora erano stati regolarmente rigettati in mare, per evitare il sequestro delle imbarcazioni per indagini. Il processo, iniziato nel 2001, trova numerosi intoppi, non ultimo il fatto che l’incidente sia avvenuto in acque internazionali, ossia fuori dalla giurisdizione italiana. La sentenza è datata 2008, e punisce due colpevoli per tutti: Youssef, capitano della “Yohann”, e Tourab, l’armatore pakistano che organizzava questi viaggi. 30 anni di carcere per entrambi. La fitta rete di accordi politici che hanno permesso un viaggio del genere viene del tutto ignorata. Il lavoro che la Comunità Giovanile di Subiaco ha realizzato intorno a questa vicenda è del tutto autoprodotto: i monologhi, le musiche, i testi delle canzoni sono stati autonomamente composti, rivisti e assemblati. Il racconto passa attraverso le testimonianze dei diversi migranti, che portano con sé e svelano ai presenti le loro storie, le loro speranze e le loro paure, nonché attraverso il racconto dello stesso Youssef; la narrazione della vicenda storica è affidata alle parole di Salvatore Lupo, che in apertura racconta quanto è stato inizialmente taciuto, e non manca neanche il punto di vista degli abitanti di Portopalo, affidato al dialetto siciliano della moglie di un pescatore, né quello del mare, che prende sembianze umane e accompagna, descrive e consola il “viaggio” dei migranti. Per l’ultimazione e la messa in scena, fondamentale sono stati l’aiuto e i consigli del regista teatrale Anacleto Lauri, che ha impreziosito e affinato il lavoro dei partecipanti al progetto.

FABIO CASENTINI GROOVE CONNECTION è una band che suona un genere Etno funk con influenze varie da herbie hancock ai ritmi africani al reagge al second line di new orleans. Una musica basata fondamentalmente sulla tensione del groove…

FABIO CASENTINI – BATTERIA, BAND LEADER

ANGELO OLIVIERI – TROMBE ED ELETTRONICA

GIACOMO ACILLOTTO – CHITARRA ELETTRICA

RICCARDO GOLA BASSO – ELETTRICO E CONTRABBASSO

http://www.myspace.com/fabiocasentini

www.volturnoccupato.org

via volturno, 37 – www.volturno/noblogs.org