Dopo Ancona, Parma e Bologna, anche a Regina Coeli e Velletri i detenuti hanno scelto di attuare forme di pressione e ammutinamento. Un ministero della giustizia che credeva di aver risolto il problema carcerario con qualche promessa e un po’ di aritmetica, si trova a dover gestire quella che sembrerebbe una nuova ondata spontanea di protesta. Il 18 dicembre, in entrambe le carceri laziali, hanno effettuato le “battiture” concentrandole negli orari di pranzo e cena. A Regina Coeli, secondo quanto riferito dalle agenzie di stampa, si é anche registrato il caso del lancio di una bomboletta di gas accesa contro un secondino che sarebbe riuscito a schivarla.