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Giù le zampe da Indymedia Atene! Il server è stato bloccato dalle autorità universitarie

19-Feb-12

Giù le zampe da Indymedia Atene!

–per favore diffondete subito

 

Dal momento che l’attacco generalizzato a tutta la società in termini di diritti del lavoro, sociali e politici ha avuto una massiccia risposta la scorsa Domenica, 12-02, con il concentramento di centinaia di miglia di manifestanti in tutta la Grecia, il Potere gioca la sua ultima carta, quella di intensificare la repressione, per poter gestire la rabbia sociale.

 

Domenica mattina, decine di attivisti sono stati rapiti dallo Stato-terrorista, alcuni addirittura dalle loro case. Quattro dimostranti ateniesi, difensori del diritto alla vita, e non alla mera sopravvivenza, sono stati imprigionati prima del processo che potrebbe richiedere mesi prima del suo inizio. Altri sono stati perseguiti tre giorni dopo le proteste e le dimostrazioni in altre città Greche. Pochi giorni prima, sui canali televisivi e sui media, grande presenza dei politici, dirigenti collaboratori della Troika che sollevavano interrogativi sull’esistenza e sul funzionamento di Indymedia.

 

Con un’annuncio di Venerdì pomeriggio, 17/02, il Rettore del Politecnico di Atene mette in guardia il pubblico circa interruzioni di energia negli edifici universitari per motivi di “manutenzione”! Hanno trovato così un modo per imbavagliare athens.indymedia.org, tagliando l’energia elettrica. Hanno già lanciato attacchi informatici al server di Atene IMC domenica scorsa, 12/02, durante le grandi manifestazioni in tutto il paese.

 

Questo annuncio puzza di repressione di stato da chilometri di distanza., soprattutto se prendiamo in considerazione la sequenza degli eventi e delle pressioni della scosra settimana, con l’inasprimento dell’atteggiamento del regime. Questo odora di cattive notizie in vista della prossima mobilitazione di larghe parti della società, Domenica 19 Febbraio, dal momento che Atene IMC è uno dei pochi spazi dove gli eventi sono comunicati dai partecipanti senza mediazioni o distorsioni dei sottomessi media pubblici.

 

Ma continueranno a trovarci di fronte a loro.

 

P.S. Non abbiamo dimenticato, naturalmente, tutte le precedenti manipolazioni non repressive dello Stato, in coordinamento con i fascisti, anche allora, quando non hanno collaborato ufficialmente l’uno con l’altro e hanno mantenuto una certa formale distanza…

 

Da https://chat.koumbit.net si può accedere al canale IRC di Atene IMC per la diffusione immediata di aggiornamenti, scegliere un nickname distintivo su (Nicknames:) e digitare #athens nel campo (Channels)

Canzone anti autoritaria, basata su una poesia del 1978 della poetessa anarchica Katerina Gogou, riarrangiata dalla band Entropia

Canzone anti autoritaria, basata su una poesia del 1978 della poetessa anarchica Katerina Gogou, riarrangiata dalla band Entropia

 

“25 Maggio”

Una mattina aprirò la porta,

e uscirò per le strade, come ho fatto ieri

E penserò a nient’altro

ma quel pezzo dal padre e dal mare

questi unici pezzi con cui mi hanno lasciato ;

e la città, la città che hanno lasciato a marcire, ed i nostri amici che sono andati perduti.

Una mattina aprirò la porta

e passerò direttamente nel fuoco

Vado fuori come ho fatto ieri,

gridando “fascisti!”

erigendo barricate e lanciando pietre,

con una bandiera rossa tenuta in alto, splende il sole.

Aprirò la porta_ e non è che ho paura –

ma, vedete, volevo dirti

che io non ce l’ho fatta in tempo

e che avete bisogno d’imparare

non scendere nelle strade senza nessuna arma

come ho fatto io; perchè non ho fatto in tempo,

altrimenti sparirete come ho fatto io, “così”, “vagamente”,

rotto in piccoli pezzi come il mare,

anni d’infanzia e striscioni rossi.

Una mattina apro la porta e svanirò via con il sogno della rivoluzione

all’interno della solitudine infinita delle strade che saranno in fiamme,

all’interno della solitudine infinita delle barricate di carta,

essere chiamati – non ci credo! – come “provocatori”.

domenica, febbraio 19, 2012
da: http://stradedigrecia.noblogs.org/2012/02/19/giu-le-zampe-da-indymedia-atene-il-server-e-stato-bloccato-dalle-autorita-universitarie/

Atene, una volta di piu’

18-Feb-12

200.000 manifestanti in Parlamento.

Altri 300 000 che non potevano arrivare (strade e metropolitane bloccate dalla polizia).

I Cretesi hanno requisito un canale alla TV greca. La città di Volos parzialmente bruciata. I centri delle imposte devastati.

Attikon Cinema bruciato. E ‘datato 1870. L’edificio è stato usato come prigione per le torture della Gestapo.

Un negozio di armi sulla via Athinas è stato saccheggiato.

Bruciate molte banche, incluse le filiali delle banche e Starbucks Eurobank.

Le banche in precedenza erano state già danneggiate per quanto riguarda le videocamere.

La Biblioteca Nazionale non è stata bruciata!

Un tentativo di catturare il sindaco di Atene, ma la polizia lo ha raggiunto in tempo.

Gli uffici dei partiti che hanno votato SI al piano di austerità attaccati in varie città della Grecia.

Una cinquantina di edifici parzialmente o totalmente bruciati.

Questa la cronologia di un’ennesima giornata di lotta in Grecia. Ancora scontri. Ancora rabbia, tanta, tanta rabbia.

Ma c’è qualcosa di nuovo in questi ultimi eventi?

Ne abbiamo parlato con Achille, in collegamento Skipe direttamente da Atene.

Scarica il file audio (tasto destro e salva con nome)

La cronologia è tratta da: http://connessioni-connessioni.blogspot.com/2012/02/testimonianze-dalla-grecia-in-rivolta.html

da: http://www.radiocane.info/cronache-dal-fronte/1189-atene-una-volta-di-piu.html

[NOTAV] 25 febbraio_Appello per una nuova marcia no tav

18-Feb-12

 APPELLO PER UNA NUOVA MARCIA NO TAV IN VALLE DI SUSA 

DA BUSSOLENO A SUSA 

SABATO 25 FEBBRAIO 

RITROVO DALLE ORE 13 IN PIAZZA DELLA STAZIONE A BUSSOLENO 

Il popolo NO TAV scenderà ancora una volta in strada per ribadire il proprio rifiuto al progetto inutile e devastante della nuova linea ferroviaria Torino-Lione. 

La manifestazione è stata organizzata in collaborazione con la Comunità Montana e l’assemblea dei sindaci della val Susa e val Sangone per ribadire l’unità del territorio nel respingere quest’opera. 

Sarà un’ occasione per rilanciare la mobilitazione e sancire la legittimità della resistenza in corso da mesi contro il cantiere di Chiomonte, area militarizzata. 

Esprimeremo anche in questa giornata la nostra vicinanza e solidarietà nei confronti delle persone arrestate e inquisite per aver lottato al nostro fianco e invitiamo tutte le loro famiglie a partecipare con noi a quella che sarà una grande giornata di testimonianza e gratitudine. 

Saranno bene accetti anche questa volta tutti coloro che giungeranno in valle per supportare le istanze del movimento NO TAV che sempre più sta diventando simbolo di riscossa per chi lotta contro i poteri forti e riferimento per le idee di un altro mondo possibile. 

Vi aspettiamo numerosi e determinati. 

IL MOVIMENTO NOTAV 

No Tav – Antonio ai domiciliari [aggiornamento contatti prigionieri No Tav]

18-Feb-12

Riceviamo e diffondiamo:

Pistoia – dalle 15e30 di ieri (16 febbraio) Antonio è ai domiciliari, con l’unica restrizione quella di non poter uscire di casa.
NO TAV! TUTTI/E LIBERI/E

Cogliamo l’occasione per diffondere i contatti dei compagni No Tav ancora sequestrati dallo Stato.
Chi avesse maggiori informazioni o correzioni può comunicarle alla mail: informa-a@autistici.org

Alessio Del Sordo – C.C. via Pianezza 300 – 10151 Torino

Matteo “Mambo” Grieco – C.R. San Michele – Strada Statale 31 – 15100 Alessandria

Maurizio Ferrari – Carcere San Vittore – Piazza Filangeri 2 – 20123 Milano

Marcelo Damian Jara Marin – Carcere San Vittore – Piazza Filangeri 2 – 20123 Milano

Niccolò Garufi – Carcere San Vittore Piazza Filangeri 2 – 20123 Milano

Gabriele Filippi – Carcere di Marassi – Piazzale Marassi 2 – 16139 Genova

Giorgio Rossetto – C.R. – loc. Cascina Felicina via Regioni Bronda 19/b – 12037 Saluzzo (CN)

Luca Cientanni – C.C. corso Vercelli 165 – 10015 Ivrea (To)

Juan Antonio Sorroche Fernandez  – C.C. – Via Beccaria, 13 – Loc. Spini di Gardolo – 38014 Gardolo – TN

Domiciliari per alcuni notav!

17-Feb-12

Gariela, Jacopo, Samu, Tobia sono ai dimiciliari.

Samu uscito durante il presidio di solidarietà ad Asti fuori dal carcere.

Da Milano Lorenzo ai domiciliari, Marcelo e Maurizio confermati gli arresti (Niccolò riesame fissato il 16/2)

Giuseppe “Pino” esce dal carcere delle Vallette di Torino per i domiciliari

 

seguono aggiornamenti

Oggi era il giorno del riesame per molti no tav arrestati il 26 gennaio scorso, molti nostri compagni che oramai da alcune settimane sono stati privati della libertà, unica accusa essere no tav! Per questo motivo la lotta no tav prosegue con un obiettivo ulteriore, la liberazione degli arrestati. Sì, un obiettivo in più, insito esso stesso però nell’essenza della lotta no tav: “Si parte e si torna insieme”. Siamo partiti insieme in questi anni e negli anni a venire sempre torneremo insieme. Questa mattina ancora un’udienza del riesame, un apposito tribunale che deve valutare la consistenza delle misure cautelari e la loro necessità. La valutazione è stata chiara, una buona parte dei no tav arrestati ha visto la propria condizione di detenzione diminuire di livello e così dal carcere molti sono potuti tornare a casa con la misura della detenzione domiciliare. Ma non basta, troppi sono ancora in carcere e troppe le restrizoni per chi è costretto a casa o a non uscire dal proprio paese con l’obbligo di dimora. Ora li vogliamo tutti liberi! Questo hanno urlato migliaia di persone in queste settimane, questo pensiamo sia l’unico vero giudizio che meritano, solidarietà, vicinanza, sostegno. Questo diranno migliaia di persone ancora nelle prossime settimane, con le molte iniziative in programma, compreso il grande corteo di sabato 25 febbraio e la festa popolare di sabato 18. In ogni caso il teorema accusatorio continua a perdere pezzi anche tra le mura che lo hanno partorito. Giudici dello stesso palazzo presieduto da Caselli (quasi fosse il suo piccolo regno) ancora una volta hanno deciso in maniera opposta. Sono tutti piccoli passi che continueremo a fare per liberarli , stando vicino alle loro famiglie,parlando con gli avvocati (anche loro no tav!), pubblicando i loro comunicati, lottando, presidiando tutte le sedi dove vengono tenuti prigionieri e così ancora. Intanto la lotta no tav prosegue, anche a Chiomonte, con il presidio permanente costantemente popolato e accudito. Da lì il movimento difende la val Clarea, ieri, oggi e domani. Lì in primavera tenteranno di aprire il cantiere e ancora una volta lì saremo, come abbiamo fatto nello scorso anno, come faremo in futuro. Per questa determinazione a resistere il movimento no tav ha subito questi arresti, ora però si rilancia e si riparte. Si liberano i compagni e si continua a resistere a Chiomonte!

[Roma] Protesta no tav alla stazione Tiburtina,

16-Feb-12

Una giornata di mobilitazione per protestare contro i disservizi del trasporto pubblico locale e le politiche perseguite da Trenitalia.

– Nicola Gesualdo – 15 febbraio 2012 – Una cinquantina di attivisti tra studenti, precari e migranti nella giornata del 15 febbraio hanno presidiato per tutta la giornata di ieri lastazione tiburtina di Roma,per sostenere la lotta dellaval di Susa e per lanciare la data di mobilitazione nazionale del 25 febbraio a Bussolengo. Nell’occasione, poi, la protesta si è rivolta anche nei confronti della gestione del trasporto pubblico locale e cittadino.

La giornata di sensibilizzazione è iniziata  alle 9 di mattina con il volantinaggio alla stazione metro policlinico.

Nel volantino si contesta l’aumento del biglietto atac, previsto per giugno, da 1 euro ad 1,50 euro, reclamando non solo per i disservizi che l’azienda di trasporto crea ai cittadini ma soprattutto “gli stipendi d’oro, gli appalti milionari e le assunzioni facili degli amministratori e degli amici e dei parenti di Alemanno.”

Il volantino conclude con una provocazione: “IO IL BIGLIETTO NON LO PAGO Più”.

L’azione informativa è stata rivolta a chi si accingeva a prendere la metro o il treno verso casa o verso il posto di lavoro.

Dopo gran parte della giornata trascorsa alla fermata della metro policlinico, il gruppo di attivisti e attiviste si è spostato verso Piazzale del Verano e successivamente verso la stazione Tiburtina.

Denunciano la “cattiva distribuzione dei soldi e pretendono un trasporto economico e funzionale”. Oltre alle questioni legate al trasporto pubblico cittadino, la protesta, che si è svolta nella stazione metro policlinico, sugli autobus e sui tram che circolavano per la città, si è rivolta anche contro Trenitalia.

Una giornata di sensibilizzazione, quindi, per denunciare, oltre la costruzione della TAV, la soppressione dei treni notte e il relativo licenziamento di circa 800 lavoratori. Lavoratori che in tutte le città stanno protestando per i licenziamenti in tronco e per la politica attuata da Trenitalia.

A Roma i lavoratori licenziati hanno occupato, ormai da mesi, uno stabile abbandonato della RSI sulla Prenestina e stanno facendo una raccolta firme affinché vengano ripristinati i treni notte. Questi lavoratori non solo sono stati licenziati ma non hanno  percepito gli stipendi degli ultimi sei mesi lavorativi e hanno un arretrato di due anni di buoni pasto.

La conseguenza non è soltanto il licenziamento dei lavoratori ma il disservizio nei confronti dei viaggiatori, i quali non hanno più la possibilità di scegliere di affrontare un viaggio, seppur lungo,  ma economico.

La rivendicazione è quella di un “servizio di trasporto pubblico e gratuito”.

da: http://www.articolotre.com/2012/02/protesta-no-tav-alla-stazione-tiburtina-roma/62959

MALEDETTI IMBROGLIONI !!

16-Feb-12

Dopo il collaudo farsa del luglio 2011 sul primo lotto del VII invaso della discarica di Roncigliano, per il secondo e ultimo lotto siamo arrivati al collaudo per… corrispondenza!

Il geologo Nolasco, uomo di fiducia di Cerroni, aveva inviato la proposta di documentazione del cosiddetto collaudo, il 20 dicembre precedente.

In questo modo, il 20 gennaio, i funzionari di Regione, Provincia e Comune di Albano laziale, invece di sottoscrivere il collaudo, hanno fatto una gita in discarica e dimostrato così che Regione, Provincia e Comune in questo caso non sono organi preposti al controllo, ma semplici “caselle postali”.

E pensare che, questa volta, la Provincia aveva diffidato la Pontina Ambiente a sanare i danni provocati alle falde idriche: ’ARPA aveva analizzato finalmente a novembre i pozzi spia della discarica e, guarda caso, i limiti risultavano superati per BENZENE,TRIBROMETANO, FLUORO, DIBROMOCLOROMETANO, FERRO, ARSENICO e MANGANESE.

Il Comune di Albano, oltre tutto, non poteva sottoscrivere il collaudo come aveva fatto nel luglio scorso perché finalmente l’Ufficio urbanistico aveva misurato la distanza del terrapieno dall’Ardeatina, ratificando i 17 metri, tre di meno del necessario, cioè un abuso e una violazione evidenti che restano sorprendentemente e misteriosamente senza sanzione.

Malgrado tutto ciò, ancora una volta il collaudo viene fatto: i comuni continuano a sversare, Cerroni ad incassare, i cittadini a crepare.

Abbiamo risposto con un presidio il 20 gennaio, un blocco in discarica il 3 febbraio scorso, un nuovo presidio il 7 febbraio sotto ilComune. Veniamo a sapere adesso che tredici di noi sono stati denunciati dalla PS per l’iniziativa del 3 febbraio.

Stiamo presentando un nuovo ricorso al TAR contro questo ultimo imbroglio del collaudo e per questo, entro fine febbraio,abbiamo bisogno di 2500 euro. Ne abbiamo finora raccolti 1200: adesso ci serve il resto.

Non ci possiamo nemmeno considerare soddisfatti che il Comune di Albano abbia dato corso alla procedura di infrazione convocando laConferenza dei Servizi, visto che la Regione è restata latitante, insieme alla Provincia. Questa procedura complessa inoltre, potrebbedurare più di un anno e si potrebbe arrivare a sancire che, sì, la Pontina Ambiente ha contaminato le falde idriche, ma i controlli (inapplicazione di una legge davvero orrenda, la 152/2006) devono essere demandati allo stesso che ha causato la contaminazione!

Non abbiamo bisogno di un anno per dire che le ditte di Cerroni hanno contaminato le falde! Ora c’è il BENZENE, ma due anni fa era il CLOROFORMIO; in altri momenti i NITRITI e l’AMMONIACA; in altri ancora INQUINAMENTO BATTERICO, ogni tanto PERCOLATO lasciato sfociare liberamente nei fossi… e quindi nella nostra falda acquifera.
Che altro dobbiamo aspettare?

DIAMO CONTINUITA’ ALLA MOBILITAZIONE DI MASSA PER OTTENERE LA CHIUSURA E BONIFICADELLA DISCARICA DI RONCIGLIANO LA DEFINITIVA CANCELLAZIONE DELL’INCENERITORE.

Coordinamento Contro l’Inceneritore d’Albano
www.noinceneritorealbano.it

[Radiocane] Portare la valle in città – speciale No Tav

16-Feb-12

Del viver bene e del lottare sano. In valle. In città. Ovunque.
Caselli potrà pure cercare l’Uomo d’oro, ma lo troverà in ognuno di
noi.

Un omaggio radiofonico agli arrestati del 26 gennaio e a tutta la lotta No-Tav.

Scarica il file audio (tasto destro e salva con nome)

Alcuni link per avere ulteriori elementi sulla lotta No Tav

1) Alcuni testi interessanti (in ordine cronologico decrescente):

– Lavanda, ottobre 2011 (di cui è molto probabile un’altra uscita per febbraio 2012)
http://informa-azione.info/e039_uscito_lavanda_note_di_viaggio_contro_il_tav

– Glossarietto No Tav, dicembre 2008 (http://www.informa-azione.info/glossario_no_tav)

– Seconda lettera di Dolcino e Margherita ai valsusini in lotta, agosto 2007
(http://www.informa-azione.info/seconda_lettera_di_dolcino_e_margherita_ai_valsusini_in_lotta_e_ai_loro_sodali)

– Prima lettera di Dolcino e Margherita ai valsusini in lotta, febbraio 2006 (http://guerrasociale.altervista.org/prima_lettera_dolcino_margherita.htm)

2) La lotta No Tav ha vent’anni di storia alle spalle; per saperne di più:
http://www.spintadalbass.org/storia.htm
http://www.notavtorino.org/documenti/breve_storia_tav.htm

3) siti di riferimento
notav.info
notav.eu
spintadalbass.org
notavtorino.org
lavallecheresiste.info
notavliberi.noblogs.org

4) Per le ragioni “tecniche” dell’opposizione al Tav: si veda il documento “150 ragioni No Tav” (reperibile nei siti sopra citati o con un qualsiasi motore di ricerca)

da: http://www.radiocane.info/

L38_21 anni di occupazione

15-Feb-12

Messaggio di Gabra

15-Feb-12

MANIFESTAZIONE POPOLARE NO TAV SABATO 25 FEBBRAIO ORE 13.00 BUSSOLENO-SUSA

15-Feb-12

Solidarietà No-Tav da Roma al teatro Palladium

14-Feb-12

Azione di solidarietà per i compagni e le compagne No-tav al Palladium

Oggi un gruppo di compagne e compagni solidali con il movimento No-Tav sono andati al Palladium intervenendo prima dell’inizio dello spettacolo di Ascanio Celestini “PRO PATRIA” distribuendo e leggendo all’interno del teatro il volantino qua di seguito:

INSCENARE LA REALTA’ NON BASTERA’
A FARCI CREDERE CHE NON SIA VERO

Lo spettacolo che state per vedere parla di rivoluzionari, di lotte, di carcere e di repressione. Questo spettacolo è iniziato molto tempo fa e continua ad andare in scena tutti giorni, ma gli attori sono più reali che mai.

Come reali sono le emozioni, le paure, le difficoltà di chi sceglie di mettersi in gioco in prima persona.
Il 26 gennaio i riflettori si sono accesi nuovamente sulla lotta della Val di Susa. 26 persone fermate in tutta Italia, molte di queste ancora detenute e altre sotto poste a regime di limitazione della libertà personale ( domiciliari, obbligo di dimora e di firma).

Tutti e tutte loro hanno considerato una montagna, una valle e le vite che le abitano più importanti degl’interessi economici di speculatori e politici.
Tutti e tutte loro hanno scelto di agire di fronte a ciò che ritengono un’ingiustizia invece che rimanere seduti come spettatori impassibili a guardare l’atroce spettacolo della Tav.

Tali manovre repressive dimostrano quanto il movimento No Tav rappresenti un pericolo effettivo per la realizzazione di quest’opera grandemente nociva.
Allo stesso tempo l’esperienza di autogestione e condivisione sperimentata in questi 20 anni di lotta in Val di Susa mette radicalmente in discussione il modello di vita che vorrebbero imporci, basato su isolamento, sottomissione e una vita sempre più assoggettata ai ritmi frenetici della produttività.

Nessun applauso potrà mai bloccare un tav.Nè fermare il guadagno dei soliti pochi sulla nostra pelle.
Nessun applauso libererà i compagni e le compagne recluse.
Nessun applauso abbatterà le mura delle galere.

Insomma, lo spettacolo continua anche fuori da questo teatro, sta a noi il modo di riscrivere la trama e scegliere il finale,

TUTTI LIBERI, TUTTE LIBERE.

roma 11 febbraio

[Chroniques grecques] N° 7 : L’insurrection dans toute la Grèce

14-Feb-12

De nombreuses villes se sont jetées dans l’insurrection : Athènes, mais aussi Volos, Veria, Thessalonique, l’île de Corfou en Crête, Heraklion, Holargos.
Athènes a brûlé. Volos a brûlé. Thessalonique a brûlé.

FRONT D’ATHÈNES : On parle désormais d’une quarantaine de bâtiments qui ont brûlé à travers la ville, et de 150 à 200 magasins pillés. Les médias bourgeois parlent de 100’000 personnes dans la rue : que personne ne s’y fie, la guerre de classe impose à la bourgeoisie de mentir. Il y avait 100’000 personnes à Syntagma, mais autres 100’000 personnes à Omonia, 100’000 à Monastiraki, 100’000 à Ermou, dans toute la ville. Les camarades confirment que des millions de personnes ont pris la ville.

La dernière bataille d’Exarchia serait parvenue à mettre en déroute les flics au plus tard de la nuit, à grands coups d’incendies.

Vidéos du soir d’insurrection à Athènes

La zone de combat de Monastiraki a été plus beaucoup plus dure au niveau carnage répressif : des colonnes de Delta ont chargé la foule qui tentait de se rendre à nouveau sur Syntagma quadrillée.

Le front de l’artère Omonia-Syntagma fut l’un des principaux où se sont concentrés les combattants aguerris aux tactiques de guérilla, laissant moins d’opportunité aux flics d’attaquer brutalement.

Il est clair que nous sommes actuellement dans une phase où le peuple localise son ennemi, et simultanément localise ses alliés. Aussi, deux cortèges de 40’000 staliniens du KKE et du PAME, loin derrière la zone de front et appelant la foule à reculer se sont fait repousser à coups de pierre par le peuple insurgé et ils ont dû reculer loin derrière nous. Parallèlement, lorsque les combats étaient déjà entamés devant le Parlement, et qu’un cortège de renforts de 1000 combattants montaient à l’avant pour appuyer les camarades au combat, le peuple a acclamé les combattants anarchistes. Les slogans anarchistes révolutionnaires (« solidarité est l’arme des peuples » par exemple) et surtout le célèbre « flics porcs assassins » furent repris d’une même clameur dans toute la ville par le peuple insurgé. Le dispositif stalinien de puissants hauts-parleurs fixés sur tous les lampadaires des places furent détruits, empêchant que leurs slogans collabos couvrent la clameur populaire.
Ceci est un premier signe très important dans le positionnement populaire dans la guerre de classe de haute intensité : le peuple insurgé suivait les lignes combattantes des camarades anarchistes, et repousser loin derrière les cortèges staliniens.

Par ailleurs, la déclaration officielle du secrétaire général du KKE aujourd’hui est si grotesque qu’il ne fait que s’isoler davantage, parlant de « 50 masqués envoyés par le gouvernement pour justifier le dispositif répressif et bloquer les vrais manifestants largement pacifistes ».

De nouveau, mal traduit mais suffisamment clair, la position des ennemis du KKE :

Extraits du discours de la secrétaire du CC du KKE, Aleka Papariga au Parlement pour le plan de provocateur contre les manifestants
02/12/12
« Je me suis littéralement coulé à Athènes, malgré le mauvais temps, malgré les tempêtes et même si il a plu la plupart du temps. Et c’est M. Venizelos, ou ne me souviens pas qui a justifié ce gaz lacrymogènes terrible, paralysant – flash, car il est dit il ya eu 50 masquée. Et quel est votre plan pour faire la zone sanitaire de la Constitution. Les détenus, messieurs qui sont en Grande-Bretagne, le King George et d’autres hôtels, considérer que dans la Grèce il ya une tolérance. Non seulement toléré, il est d’accord. La plupart des masqué, le noyau est le vôtre mécanismes.
Et ces mécanismes ne peut pas fonctionner quand il ya 200.000 personnes et pas anti-émeute. Était tellement bien le monde d’aujourd’hui de la place Omonia à la Constitution de la Constitution en Omonia, qui n’a pas besoin de défense des forces de sécurité, de la police anti-émeute, pas de défense. Le masqué 50 ne ferait rien dans la Constitution. Celles-ci ne la police anti-émeute quand quand il y a de tels mécanismes pour faire fonctionner la conception. Et il pourrait se laisser influencer et les enfants, qui pensent que de jeter molotov jetant dans le système de la police.
C’est le principal et que vous avez 100.000 fois «d’investir ne doit pas être la lutte contre le monde. » Vous le savez et donc alarmistes. Vous savez très bien que la composition sociale des manifestants, celles qui sont concentrées, différenciés par rapport aux années précédentes. Fed le nouveau mouvement émerge, et c’est l’élément dynamique, surtout à partir des usines et les lieux de travail. Parmi ceux qui ont réellement sentir la peau à la ferme, de la ftochologia. Et en venir aux rassemblements et ceux qui craignent même pas osé faire la grève. Et vous savez très bien, n’ayez pas peur d’un mouvement général. Peur d’un mouvement qui a des caractéristiques de la classe. La crainte.
Les événements d’aujourd’hui étaient dans votre conception. C’est propre. Mais vous savez quoi? Nous n’avons pas tout grumeaux dans la Constitution. Nous se renvoient la balle dans les usines, les lieux de travail, les branches sur les routes sont petites boutiques dans les quartiers populaires, les villages souffrent. Et la zone de santé gratuits et de faire la Constitution, le mouvement ne s’arrêtera pas. Par ailleurs, il y a la disposition géographique des forces qui détermine le vainqueur.  »

Déclaration du Bureau de presse pour les bâtiments d’incendies criminels au centre-ville d’Athènes
02/12/12
Le Parti communiste a dénoncé le plan du gouvernement de répression et d’intimidation de la population est en plein essor. Bien que les parties de la ploutocratie et evrolykosymmachias chantage et menacent les personnes et s’apprête à voter sur le mémorandum de la faillite populaire, plusieurs mécanismes bâtiments brûlés pour créer le scène de destruction qu’ils apportent aux gens.
Peu de temps avant que la police anti-émeute et masqués ont agi de concert contre les manifestations magnifiques afin de se disperser.
Ils utilisent le mensonge, le chantage, la répression et la provocation, afin de soumettre le peuple. Ce sont les armes. Mais impuissante, en face d’eux, si les gens obtiennent un. Déterminé et organisé pour faire face avec eux, de se battre pour ses droits et à la conquête de KKE appelle les gens de la classe ouvrière, les jeunes vigilants et prêts à bloquer toute tentative de prendre des mesures autoritaires.

FRONT DE VOLOS : 10 à 50’000 personnes ont pris les rues, ce qui est beaucoup pour cette petite ville. Des bâtiments ont également brûlé, dont le siège de l’Eurobank qui s’est effondré sous les flammes. Le bureau des impôts a également été brûlé et la mairie saccagée.

http://pix.toile-libre.org/upload/original/1329133091.png

FRONT DE THESSALONIQUE : manque d’informations précises pour l’heure.

FRONT DE CORFOU : le bureau du ministre du Tourisme Angela Gerekou a été pris d’assaut et détruit.

FRONT DE RETHYMNON : Appel des travailleurs grévistes qui occupent des hôpitaux à une coordination des centres de soins « pour la lutte et jusqu’à la chute du gouvernement ». Communiqué (toujours, mal traduit mais suffisamment clair) :

02/12/2012
Réaction en chaîne de Réthymnon pour la «coopération» des hôpitaux (GOODNET (Rethymnon))
• Association des Médecins: Tromper le terme «coopération»
Points de vue diamétralement opposés de la direction politique du ministère de la Santé et le gouverneur de l’Hôpital de Rethymnon qui se réfèrent à l’indépendance et améliorer le fonctionnement de l’hôpital, comparativement à la vue des médecins et des craintes de la société se profile déclassement de l’hôpital après La communication entre les hôpitaux de co-Rethymnon en Crète.
«Fusion» Le mot et l’interprétation que nous a donné hier à la décision ministérielle me dérangeait, mais la lecture du précédent gouvernement Journal officiel de la première phase de fusions dans l’été de l’interface a appelé l’hôpital à l’époque – nous voyons que les points clés sont les mêmes dans les deux GG, comme les « simples services de planification conjointes pour atteindre les besoins de couverture de chaque région en soins primaires, secondaires et tertiaires» et le «développement de mode commun des parties, des cliniques, des laboratoires et des installations pour un fonctionnement efficace, l’utilisation de leur infrastructure » . Ainsi, la même chose a trois noms différents et des détails supplémentaires ou moins.
D’ailleurs, pourquoi est-gouv hôpitaux à travailler de toute façon de coopérer lorsque cela est justifié, et il ya des circonstances particulières?
Il est intéressant de noter que le lundi antiperifereiarchis Rethymno Mary Lyon, après les récents développements devront écrire au ministre de la santé, en identifiant les problèmes et les besoins de l’hôpital local.
Aussi dans les 17 mois expire le délai imparti par les organes de coordination de Rethymnon à fournir des solutions pertinentes aux problèmes de l’hôpital et à la fois EOPYY. Sinon, les organes, en collaboration avec les médecins et les infirmières se déplacera à l’action dynamique.
Déclaration de M. Timosidi adjoint de la santé
À propos de l’Hôpital Rethymno adjoint de la santé et de la Solidarité sociale, M. Michael Timosidis fait la déclaration suivante:
« Une simple lecture du cadre législatif pertinent (Government Gazette 2659, n ° B, 09/11/2011) relatif à la coopération dans les hôpitaux laisse place à aucun malentendu.
La coopération scientifique entre eux ne créez ou ouvrez un sujet quelconque de fusionner ou de supprimer ou les unités organisationnelles ou des fonctions des hôpitaux collaborateurs.
Pour l’Hôpital général de Rethymnon est la position sans équivoque qui maintient notre administrative, opérationnelle, l’autonomie économique, et scientifique et l’indépendance de.  »
Hôpital de l’administrateur: Pas question de fusion
Hier, dans nos publications répondre le commandant de la Fondation George Moschovakis, insistant sur ​​le fait qu’il est la coopération plutôt que la fusion sera bénéfique pour le Rethymnon hôpital.
« En réponse à vos messages (pour fusion des connaissances Rethymno), je peux vous dire que:
Ne pas parler de la fusion des hôpitaux qui ont la possibilité de le super administrateur à transporter du personnel, ne parle pas un organisme public, ne parle pas de conseil public de ne pas parler de fusions ou de départements cliniques, ni à utiliser et à enlever une partie d’un autre.
Nous parlons de la coopération entre les hôpitaux vers
a) les activités conjointes éducatifs et scientifiques
b) Une meilleure coopération des médecins dans les hôpitaux afin de mieux servir l’ambulance (Par exemple, l’unité de soins intensifs peut nous servir d’un incident de Chania où l’unité de soins intensifs est plein de Chania et vice-versa)
c) établir des programmes conjoints divisions d’exploitation (par exemple, les cliniques de la fonction de certification)
d) la collaboration de scientifiques soit possible dans des cas exceptionnels et pour une période déterminée, la répartition des scientifiques entre les hôpitaux participants pour répondre aux besoins d’urgence et de fournir ces services spécifiques. Par exemple, un neurochirurgien, par exemple venir à cheirourgisei un incident à Rethymno, qui ne peut pas (pour une raison quelconque) pour être transféré à La Canée, etc
Déjà dans la circulaire du ministre précédentes (Août 2011), qui définit les hôpitaux fusionnés, notre hôpital est indépendant et a indiqué la possibilité d’une coopération avec la connaissance de la Canée, et vice versa avec CONNAISSANCE DES CONNAISSANCES La Canée Réthymnon.
S’il vous plaît lire attentivement la récente circulaire (Novembre 2011). La collaboration est une autre chose (et les partenariats sont nécessaires, surtout à notre époque) et la fusion plus.
La collaboration est une base d’égalité, pour desservir la population du bassin versant des deux hôpitaux. La fusion est que l’essentiel nous avons un hôpital (un administrateur, un conseil, les ministères fusionnés, etc), avec deux ou plusieurs points de services de santé.
Ainsi, l’histoire est que vous induire en erreur.  »
Occupation par les médecins et les travailleurs du lundi
« Un nouvel avis du ministère de la Santé de l’hôpital fusionne avec Rethymnon Chania et l’hôpital aura » des opérations conjointes à tous les niveaux.  »
Sachant que la fusion mot est un tissu rouge pour les gens de Réthymnon, depuis pratiquement envoie lui de faire un traitement à La Canée, utilisé trompeuse coopération à long terme.
Chania L’hôpital a été désigné pour la Crète occidentale et régionale n’est pas automatiquement signifier une réduction des opérations à l’hôpital Rethymnon.
Plus précisément, le document précise:
• Le fonctionnement des ministères et des unités dans une seule des deux hôpitaux. Donc, la fermeture des parties de l’hôpital de Rethymnon.
• Transfert de patients pour le diagnostic et le traitement dans le comté voisin, avec l’aide de l’ambulance, car il n’y a pas de section correspondant à une couverture médicale.
• Programme commun d’appel pour les deux hôpitaux et les laboratoires dans les régions et le personnel et les patients se déplaçant avec des problèmes urgents à La Canée.
• Transfert des services administratifs et autres pour couvrir les pénuries de personnel dans l’hôpital central.
La description ci-dessus donne les conditions d’exploitation exactes de l’hôpital fusionné et une fois de plus se moque de la maladie, et un résident de ce comté, compte tenu de la perception réduite.
L’Association de l’Hôpital Association des médecins de Réthymnon et les travailleurs résister à la détérioration de la santé publique dans le comté et sera à vos côtés les malades en œuvre les décisions de l’Assemblée populaire de la santé.
• L’hôpital occupé lundi matin par tous les employés. Le porte-parole attitré de la fonction de dégradation et la fusion avec la Canée l’hôpital se retourna.
• Nous appelons tous les habitants lundi après-midi à 14 heures pour assister à la réunion à l’hôpital à l’amphithéâtre nouveau et décider ensemble de la nouvelles protestations et de la défense de notre hôpital et la santé publique. Il a déjà discuté de la perspective d’une grève politique durable.
• indésirables prêcher les représentants politiques du comté et chaque porte-parole politique a défendu la survie des banques, par rapport à la survie de l’homme.
• participer à l’occupation de l’hôtel de ville jusqu’à ce que le renversement de cette politique. »

Des travailleurs occupants appellent à une grève générale illimitée, attendons les communiqués officiels pour les diffuser. Les occupations se propagent. Peu d’éléments précis à nouveau.

À voir ce qui va se passer ce soir.

Lundi 13 février 2012, midi 04.

da: http://juralib.noblogs.org/2012/02/13/chroniques-grecques-n%C2%B0-7-linsurrection-dans-toute-la-grece/

TUTTE LIBERE, TUTTI LIBERI !!!

14-Feb-12

Il giorno 9 febbraio si è tenuto il processo contro Robert, giovane compagno di Varese arrestato il 15 ottobre, per il quale l’allora ministro Maroni chiese l’espulsione immediata. Robert è stato condanato a due anni, da scontare ai domiciliari, per resistenza pluriaggravata e lesioni a tre agenti di polizia. E’ stato condannato a pagare le spese processuali e il risarcimento danni contro Atac, Ama e Roma Capitale, che si sono costituiti parte civile. Una sentenza scandalosa, una sentenza tutta politica che mira a spaventare Robert, la sua famiglia, i suoi amici e amiche. Che vuole essere un deterrente per chiunque voglia continuare a ribellarsi. Dopo la condanna a tre anni e 4 mesi a Giovanni, che dal 15 ottobre si trova in carcere per il reato di resistenza pluriaggravata, ecco un nuovo capro espiatorio che paga per tutte e tutti noi, per la rivolta di piazza contro la brutalità delle forze dell’ordine, il 15 ottobre 2011. La repressione contro il movimento è sempre più intensa, come tutte e tutti sappiamo, il 26 genaio sono stati arrestati molte militanti NO TAV in tutta Italia, molti di loro sono tutt’ora sottoposti a diverse forme di detenzione: in carcere, ai domiciliari, con obbligo di firma o dimora. A loro va tutta la nostra solidarietà militante, così come dimostrato lo scorso 28 gennaio quando abbiamo manifestati davanti al carcere di Regina Coeli in solidarietà con Damiano, compagno de l’Università La Sapienza, che ora è stato scarcerato e si trova ai domiciliari.

Sit-in e comunicati, però, non bastano; dobbiamo far sentire forte e generosa la nostra solidarietà. Alcune compagne e compagni si sono attivate, non solo per dare un appoggio concreto a chi è denunciato o a chi si trova tuttora in carcere ma anche per costruire una rete di relazioni  e collaborazioni duratura nel tempo, che si muova contro il carcere i cie e che mantenga viva l’attenzione sul tema della repressione più in generale. Abbiamo chiamato “Evasioni” questa rete solidale, che vorremmo aperta ai contributi di tutte e tutti coloro che vogliono immaginare una società che non si basi sulla reclusione e sull’allontanamento.

Per continuare a tenere viva la solidarietà nei confronti dei denunciati della giornata del 15 ottobre e per non lasciare sola o solo chi continua ad essere rinchiuso dentro una cella maledetta lanciamo: che nessun* resti sola!

Partecipiamo in massa ai prossimi processi a Piazzale Clodio:

14 Febbraio, ore 12:00 processo contro Ilaria e Stefano, arrestati il 15 ottobre

17 Febbraio:

ore 9.00 conferenza stampa e presidio per il processo contro i compagni solidali con la Palestina lanciato dalla Rete romana di solidarietà per la Palestina

ore 11 presidio contro il processo ai compagni e alle compagne della ex scuola occupata 8 Marzo di Magliana

22 Febbraio ore 9: processo contro due ragazzi arrestati dopo il 15 ottobre

23 Febbraio ore 10 presidio a Piazza Cavour per l’udienza in Cassazione del processo contro la Rete del sud ribelle

Evasioni

Rete contro il carcere, i Cie e la repressione

[Roma]14 FEBBRAIO_ORE 16.00_INCONTRO CON I COMPAGN* DELLA ZAD

14-Feb-12

A 20 km a nord di Nantes, il progetto di costruzione di un aeroporto internazionale, si scontra con una forte opposizione, locale ma non solo. Chi specula costruendo grandi opere inutili vorrebbe espandere la metropoli fino a questi campi e boschi, mentre un centinaio di persone si ribellano occupando il territorio in questione, chiamato ZAD (Zona dA Difendere), opponendosi all’aeroporto e al mondo che lo produce. La propaganda di un fantomatico “sviluppo sostenibile” vorrebbe mascherare gli evidenti interessi capitalistici e di controllo sulle nostre vite. Ma la resistenza contro i devastanti progetti di lobbies e imprenditori sta crescendo in tutto il mondo…

Siamo contenti di ospitare alcun* ragazz* che fanno parte di una lotta che va avanti da più di 40 anni. Le analogie con le lotte territoriali nel nostro paese sono evidenti. Pensiamo sia fondamentale la contaminazione di esperienze differenti per cercare spunti di azione e discussione nuovi e in continua evoluzione. Invitiamo quindi tutti i movimenti territoriali contro le nocività ad intervenire e a portare la loro esperienza e contribuire al dibattito.

Guardando al corteo del 25 febbraio in Val Susa:

MARTEDì 14 FEBBRAIO

ORE 16.00 AULA MAJORANA

EDIFICIO VECCHIO DI FISICA

SAPIENZA