NO ALLA DEVASTAZIONE DEI NOSTRI TERRITORI, NO AL SACCHEGGIO DEI NOSTRI SOLDI E DELLE NOSTRE VITE.
I cosiddetti governi tecnici, che in realtà fanno senza vergogna gli interessi di classe dei potentati economici
e finanziari, in tutta Europa operano una selvaggia “redistribuzione al contrario”, devastando quel poco di stato
sociale conquistato con decenni di lotte, saccheggiando i beni comuni e le aziende pubbliche, derubando lavoratori
e lavoratrici del loro reddito, e utilizzando i soldi così reperiti per iniezioni di denaro pubblico nelle casse delle banche.
Dieci anni fa eravamo a Genova, a manifestare contro il G8, che già allora preparava tutto questo.
Oggi siamo ancora nelle strade e nelle piazze a lottare per riprenderci le nostre vite e per opporci a chi, per incrementare i propri profitti ci costringe a vivere sempre peggio, in territori sempre più devastati. Il 13 luglio dieci dei nostri compagni e compagne rischiano di essere condannati/e a 10 anni e più di carcere per
essere stati presenti a Genova in quelle giornate del luglio 2001, con l’accusa di “devastazione e saccheggio”,
un reato penale partorito dal codice Rocco, concepito nel chiaro intento, tutto politico, di perseguire chi si
opponeva al regime fascista. I torturatori della scuola Diaz, appartenenti alle forze dell’ordine se la sono cavata
al massimo con qualche anno di sospensione dal servizio. Per questo il 13 luglio saremo al fianco dei nostri compagni e delle nostre
compagne, in attesa della sentenza della corte di cassazione, per esigerne a gran voce la libertà.
Il 20 luglio il tribunale del riesame deciderà sulla richiesta di aggravamento delle misure cautelari per compagni/e inquisiti per la
manifestazione del 15 ottobre 2011, guarda caso sempre con l’accusa di devastazione e saccheggio.
Anche in quella data saremo presenti sotto al tribunale, sempre a gridare che vogliamo TUTTI LIBERI E TUTTE LIBERE.
13 luglio a fianco dei compagni e compagne che rischiano la condanna per i fatti di genova 2001
20 luglio ore 10 presidio piazzale Clodio a fianco gli/le inquisiti/e per i fatti del 15 ottobre 2012
Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa