Martedì 10 Aprile, ore 16:00: irruzione di un gruppo di No Tav al Corriere della Sera, via Solferino.
1. Irrompere nelle sedi degli organi di informazione, non per contestare le scelte redazionali o ripetere ancora una volta che i giornalisti sono degli infami. E’ noto che questi si sono resi più volte complici e protagonisti degli atti repressivi, consegnando testimonianze e foto a polizia e magistratura, e costruendo un immaginario che criminalizza e dunque tenta di isolare tutte le lotte in corso.
2. La questione non è instaurare un dialogo, sedersi con questo o quel giornalista a cercare di tracciare qualcosa di buono. Si tratta di imporre a un giornale dei contenuti. Non per alimentare il dibattito, ma per rilanciare la lotta, per dare visibilità oltre la coltre mediatica alla giornata dell’11 aprile e ai compagni ancora detenuti.
3. La trentina di No Tav che ha fatto irruzione nell’ufficio del co-direttore del Corriere della Sera aveva un solo interesse: che questo comunicato venisse pubblicato. Non c’è da farsi alcuna illusione sul modo in cui verrà commentata e criminalizzata questa pratica semplice e riproducibile ovunque.
Questo è il comunicato per intero:
MILANO – 10/04/2012
Alcuni No Tav milanesi hanno occupato la redazione del Corriere della Sera di via Solferino, rispondendo all’appello che arriva dalla Val di Susa. Vogliono che sia pubblicato il presente comunicato.
La Val di Susa è già ovunque: mercoledì 11 aprile avverranno cortei, blocchi e azioni No Tav in tutta Italia.
A Milano corteo ore 18:00 Piazzale Cadorna.
IL TAV NON SI FARA’ MAI.
LIBERTA’ IMMEDIATA PER TUTTI I NOTAV INQUISITI.
BLOCCARE TUTTO, DAPPERTUTTO.
Celo, Lollo, Mau, Nic liberi!
Abbiamo mantenuto tutti gli impegni, e andiamo avanti.