Il fuoco che cova perennemente sotto la cenere, rabbia e disperazione compresse, è di nuovo divampato al Cie di via Mattei, la struttura in cui migranti senza permesso di soggiorno o senza identità certa possono essere trattenuti per mesi, fino a un anno e mezzo. Alcuni stranieri rinchiusi nel centro all’ora di pranzo si sono divisi in gruppetti e hanno scalato la recinzione in più punti. Tre maghrebini sono riusciti a calarsi dall’altra parte e a sparire prima che accorressero carabinieri e poliziotti, in aiuto ai colleghi del presidio interno. Dentro, approfittando della confusione, altri immigrati hanno preso possesso dello spaccio e hanno arraffato cibi, sigarette e schede telefoniche. Una sorta di “esproprio”, Un problema nel problema. Gli operatori della Misericordia, gestore del centro, con le proprie forze non sono in grado di recuperare la roba sottratta.
Fonte (purtroppo) Repubblica 6 aprile 2012