Venticinque attivisti “No Tav” sono state denunciati dalla Digos di Perugia per aver bloccato i binari ferroviari a Fontivegge il 3 marzo scorso. Le accuse: interruzione di pubblico servizio e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Tra di loro anche due minori. La manifestazione si era svolta pacificamente nel giorno della mobilitazione nazionale contro la Tav in Val di Susa.
«Nel primo pomeriggio dello scorso 3 marzo – si legge in una nota della questura – nell’ambito di una manifestazione non preavvisata, alcuni aderenti al locale comitato “NoTAV” hanno invaso i binari della stazione di Fontivegge, determinando il blocco della circolazione ferroviaria per circa mezz’ora. Ignorando l’intimazione del personale Digos a lasciare liberi i binari, alcune di esse si erano anche travisate, nel tentativo di impedire alle forze di polizia il loro riconoscimento». A causa del blocco momentaneo, tre treni regionali hanno subito ritardi, «con grave nocumento – sostiene la polizia – alla circolazione ferroviaria e disagi per i passeggeri».
Identificati dai filmati. Per quei fatti, al termine di una articolata indagine, che per identificare i responsabili e ricostruire le singole condotte si è avvalsa di filmati e fotogrammi realizzati dal personale della Digos presente in stazione. Da qui sono scattate le 25 denunce, comprese quelle a due minorenni, per i reati previsti dagli articoli 340 e 650 del codice penale, ovvero interruzione di pubblico servizio e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità. Dei 25, tre sono stati denunciati anche per aver promosso una manifestazione non autorizzata e tre per violazioni delle disposizioni a tutela dell’ordine pubblico attraverso il travisamento per non farsi riconoscere.
fonte: Umbria24 [15/03/12]