Azione di solidarietà per i compagni e le compagne No-tav al Palladium
Oggi un gruppo di compagne e compagni solidali con il movimento No-Tav sono andati al Palladium intervenendo prima dell’inizio dello spettacolo di Ascanio Celestini “PRO PATRIA” distribuendo e leggendo all’interno del teatro il volantino qua di seguito:
INSCENARE LA REALTA’ NON BASTERA’
A FARCI CREDERE CHE NON SIA VERO
Lo spettacolo che state per vedere parla di rivoluzionari, di lotte, di carcere e di repressione. Questo spettacolo è iniziato molto tempo fa e continua ad andare in scena tutti giorni, ma gli attori sono più reali che mai.
Come reali sono le emozioni, le paure, le difficoltà di chi sceglie di mettersi in gioco in prima persona.
Il 26 gennaio i riflettori si sono accesi nuovamente sulla lotta della Val di Susa. 26 persone fermate in tutta Italia, molte di queste ancora detenute e altre sotto poste a regime di limitazione della libertà personale ( domiciliari, obbligo di dimora e di firma).
Tutti e tutte loro hanno considerato una montagna, una valle e le vite che le abitano più importanti degl’interessi economici di speculatori e politici.
Tutti e tutte loro hanno scelto di agire di fronte a ciò che ritengono un’ingiustizia invece che rimanere seduti come spettatori impassibili a guardare l’atroce spettacolo della Tav.
Tali manovre repressive dimostrano quanto il movimento No Tav rappresenti un pericolo effettivo per la realizzazione di quest’opera grandemente nociva.
Allo stesso tempo l’esperienza di autogestione e condivisione sperimentata in questi 20 anni di lotta in Val di Susa mette radicalmente in discussione il modello di vita che vorrebbero imporci, basato su isolamento, sottomissione e una vita sempre più assoggettata ai ritmi frenetici della produttività.
Nessun applauso potrà mai bloccare un tav.Nè fermare il guadagno dei soliti pochi sulla nostra pelle.
Nessun applauso libererà i compagni e le compagne recluse.
Nessun applauso abbatterà le mura delle galere.
Insomma, lo spettacolo continua anche fuori da questo teatro, sta a noi il modo di riscrivere la trama e scegliere il finale,
TUTTI LIBERI, TUTTE LIBERE.
roma 11 febbraio