Nel pomeriggio del 26 Gennaio, in seguito alla notizia dell’operazione repressiva che ha portato all’arresto di 26 attivisti/e No Tav, a diverse denuncie e misure restrittive, oltre alla perquisizione di alcune occupazioni libertarie di Torino e dintorni, un corteo spontaneo composto da un centinaio di persone ha attraversato le strade del centro di Roma per esprimere solidarietà con chi è stato colpito dalla repressione: una prima e necessaria risposta, che parla di sincera complicità e calorosa vicinanza con la Val di Susa e tutti/e coloro che si oppongono da anni al progetto Tav.
Un messaggio, tra i tanti espressi in tutta Italia, portato in strada per ribadire che la Val di Susa non si tocca e che il vero terrorista è lo Stato, che, di fronte alla tenace resistenza No Tav, sguinzaglia i propri cani da guardia per tutelare gli interessi politici e i profitti di costruttori e speculatori.
Abbiamo tenuto ben saldo uno striscione che recitava “LA LOTTA NON SI ARRESTA, ORA E SEMPRE NO TAV”, abbiamo sventolato le bandiere No Tav, mentre incessanti cori hanno rotto il silenzio e la quotidiana routine del traffico cittadino. Abbiamo camminato per le vie della città a testa alta, mentre in molti dai palazzi si sono affacciati al suono delle voci che si alzavano dal corteo.
Oggi non c’era niente da aspettare.
Ancora una vota: quei sentieri di montagna li abbiamo percorsi tutti/e noi, quelle reti le abbiamo assediate tutti/e insieme.
Lo abbiamo fatto e continueremo a farlo, perché il mondo per cui lottiamo è un mondo che vogliamo libero da ogni nocività. A loro, politici, speculatori ed aguzzini, le macerie di ciò che vogliamo abbattere.
Solidali e NO TAV, da Roma
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Venerdì 27 Gennaio h 17 Assemblea a Fisica per continuare…