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[No Tav] Ecco le ditte che lavorano per il Tav

11-Mag-12

 

da: Notav.info

[Egitto] Parole di donne dalla rivoluzione egiziana

11-Mag-12

Parole di donne dalla rivoluzione egiziana:

Episodio 1 – Rasha Azab
Pubblichiamo con piacere una video-intervista di Rasha Azab, compagna egiziana.
Abbiamo sottotitolato in italiano questa testimonianza diretta per ricostruire le scelte e l’impegno delle compagne nelle lotte della popolazione egiziana.
Buona visione

http://youtu.be/MB469Cc_DjU

Episodio 2 – Fawaz Ibrahim

Continuano le traduzioni di Freepalestine delle voci delle donne della rivoluzione egiziana. Il secondo episodio è dedicato a Sabah Fawaz Ibrahim di 52 anni conosciuta come Haga om Ali dei “ribelli di gennaio”. Un’altra potente voce delle donne che hanno partecipato alla lotta a Piazza Tahrir che raccontano la loro esperienza.

http://youtu.be/m74N6A2ww1U

da: http://freepalestine.noblogs.org/

[No Tav] Accolto il ricorso in cassazione per Giorgio e Luca, Jacopo con l’obbligo di dimora

11-Mag-12

La cassazione ha accettato oggi il ricorso presentato dai legali NoTav sulla decisione del tribunale del riesame dell’8 febbraio scorso che non aveva accettato la richiesta di carcerazione in regime di domiciliari motivandola con le “condotte delittuose” ed i “profili di pericolosità” sopratutto per la  “refrattarietà mostrata da entrambi rispetto alle pregresse esperienze giudiziarie”.

L’aver accettato il ricorso quindi annulla la decisione presa dal tribunale disponendo un nuovo riesame davanti al Tribunale di Torino che entro un mese dovra’ riesprimersi sulla decisione presa.
Si apre quindi uno spiraglio per poter rivedere presto Giorgio e Luca fuori da quelle mura in cui sono rinchiusi, mentre e’ notizia di oggi che si sono alleggerite anche le misure per Jacopo che, gia’ agli arresti domiciliari, gli e’ stato notificato oggi nel primo pomeriggio l’obbligo di dimora nei comuni di Torino e Rivalta togliendolgi i domiciliari.
Certi che non siano le aule di tribunale a dover  legittimare o meno le ragioni di una lotta popolare piu’ che ventennale ed orgogliosi di condividere con  Giorgio e Luca  condotte, profili e refrattarieta’ verso una giustizia ingiusta, ci auguriamo di poterli riabbraciare al piu’ presto!
ORA E SEMPRE NOTAV!
LA VALLE NON SI ARRESTA!

[Immagini] Détournement a Dijon

10-Mag-12

Visti e letti per le strade di Dijon a fine Aprile e inizio Maggio 2012

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I nostri sogni non entrano nelle vostre urne

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Nessun fascista nei nostri quartieri, nessun quartiere per i fascisti!

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Il capitalismo ha colonizzato quasi tutto il pianeta. E’ impossibile vivere delle alternative. l’unica soluzione, la rivoluzione.

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Meglio il caos che una società del controllo!

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– Il denaro è una vera prigione, una dipendenza sociale di cui siamo tutti schiavi.

– Si. D’altronde è sconvolgente constatare che qualcosa di così astratto diriga le nostre vite…

dei pezzi di carta, dei pezzi di metallo, delle cifre in dei computer…

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Non sono più un numero! Chanel e compagnia possono andare a farsi vedere altrove, ho deciso di entrare in lotta contro la società mercantile e spettacolare!

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I partiti politici cercano di addormentarci con le loro schede elettorali, non caschiamoci! Attacchiamoli!

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Che lo vogliamo o meno, la rivoluzione sarà violenta o non sarà. La casta al potere non scenderà da sola dal suo piedistallo!
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Fino a che ci sarà il denaro, non ce ne sarà mai abbastanza per tutti.

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Dalla crisi economica all’insurrezione, non c’è forse che qualche passo da percorrere…dell’energia, gli amici, e vinceremo!

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A basso l’essere rinchiusi, distruggiamo le frontiere!

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– Morte al capitalismo!

– La pensione è adorabile. Che piacere non lavorare più! Che peccato non essersi fermato prima.

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La rassegnazione è un suicidio quotidiano

da: Juralibertaire

[Roma] Dans la rue – Ama i graffiti Odia il fascismo

10-Mag-12

[Pisa] 12 Maggio – Manifestazione per Franco Serantini

10-Mag-12

A quarant’anni dalla morte di Franco Serantini l’assemblea degli Anarchici Toscani ha deciso di organizzare a Pisa, per il 12 maggio, una manifestazione nazionale anarchica.
Oggi più che mai è doveroso riprendersi le piazze e le strade della città con un corteo, forti anche delle ragioni e delle idee per cui Franco lottava.
SABATO 12 MAGGIO
PISA – PIAZZA SANT’ANTONIO – ORE 15
Franco Serantini faceva parte del gruppo anarchico Pinelli di Pisa, che aveva sede in via San Martino. La volontà di lottare per una società di liberi e di eguali lo univa ai compagni ed a tanti altri giovani proletari, in una fase di grande fermento sociale; era sicuramente una pagina nuova della sua giovane e difficilissima vita, che aveva conosciuto l’abbandono, l’orfanotrofio e la durezza delle istituzioni.
L’impegno di Franco si dispiegava nelle iniziative sociali di quegli anni, come l’esperienza del “mercato rosso” nel quartiere popolare del CEP, ma anche, in senso specificamente politico, nella campagna contro la strage di Stato, per la difesa della memoria di Pinelli, per la scarcerazione di Valpreda e di altri compagni. Dopo le grandi lotte del ’68 e del ’69, padroni e fascisti cercavano di rialzare la testa rispondendo con la strategia della tensione e sferrando una feroce campagna antianarchica.
Il 5 maggio del 1972 Franco partecipa ad una presidio contro il comizio del fascista Niccolai.
Il presidio viene duramente attaccato dalla polizia. Franco viene circondato sul Lungarno Gambacorti da un gruppo di poliziotti del I Raggruppamento celere di Roma, e pestato a sangue. Portato nel carcere Don Bosco, Franco sta male, ma le sue condizioni vengono ignorate, nonostante si aggravino rapidamente. Dopo due giorni di agonia e coma, Franco muore. E’ il 7 maggio 1972.
I suoi funerali vedono una grande partecipazione popolare.
Anno dopo anno, si susseguono le manifestazioni di piazza in sua memoria. Inoltre, a Torino gli viene dedicata una scuola, a Pisa una lapide viene collocata all’ingresso di palazzo Thouar, dove Franco visse nell’ultimo periodo della sua vita. Negli anni nascerà in città la biblioteca a lui intitolata, e nella piazza S. Silvestro, nota a tutti come piazza Serantini, verrà posto un monumento dedicato a Franco, dono dei cavatori di Carrara.
In una situazione sociale e politica come quella che stiamo attraversando, in cui aumenta la stretta della repressione, in cui si giunge persino a parlare di leggi speciali contro gli anarchici, sentiamo la necessità di unirci in un momento di lotta comune.
Per questo gli Anarchici Toscani invitano tutti i compagni a partecipare a livello nazionale alla manifestazione del 12 maggio.
Una manifestazione che porterà in piazza non solo una parte della storia del Movimento Anarchico, ma anche un aspetto importante della memoria della città di Pisa.
A 40 anni di distanza da quei fatti siamo nuovamente di fronte ad un attacco feroce da parte dello Stato e dei suoi apparati repressivi contro ogni manifestazione di dissenso.
Dai recenti arresti ai danni dei compagni e delle compagne del movimento NO TAV che da venti anni si oppone alla costruzione dell’alta velocità in val di Susa, passando per gli innumerevoli episodi di repressione e costante minaccia che gli apparati repressivi operano, ormai quotidianamente, nei diversi contesti di lotta. E accanto alla repressione attuata con manganelli e lacrimogeni, quella pervasiva e diffusa del controllo sociale contro tutti coloro che muovono una critica radicale al paradigma dominante e desiderano sperimentare la praticabilità di un metodo e di un agire basati sulla libertà, sulla giustizia sociale, sull’eguaglianza reale e soprattutto sulla solidarietà.
Perché tutto questo è pratica rivoluzionaria.
La repressione ed il controllo sociale si realizzano massimamente nelle istituzioni totali e nelle strutture detentive. Ecco dunque le politiche razziste e la reclusione e deportazione dei migranti in istituzioni repressive come i CIE; ecco la recrudescenza neofascista, alimentata dalle istituzioni, dalla chiesa, dai padroni. Una violenza che si scatena, come nei casi di Torino e di Firenze, ora contro i rom, ora contro lavoratori senegalesi, ora contro qualsiasi settore sociale marginale.
Si cerca di dividere il fronte degli sfruttati, sempre più esteso a causa degli attacchi alle generali condizioni di vita, alimentando l’odio dello straniero e la rottura di meccanismi di solidarietà.
In questo contesto, per i governi risulta fondamentale rafforzare il razzismo e il fascismo.
Si rende quindi necessario oggi come 40 anni fa combattere con la solidarietà ogni forma di fascismo, razzismo ed esclusione. Per una società che spezzi le catene dei confini fisici e mentali che attualmente ci vengono imposti ed entro i quali ci vogliono costringere.
Facciamo appello a tutti coloro che vorranno scendere in piazza per ricordare Franco Serantini, anarchico, rivoluzionario.
Facciamo appello a tutti coloro che vorranno scendere in piazza contro la repressione, contro il razzismo, contro ogni fascismo.
Per una società di liberi e di eguali.
Anarchici Toscani
per contatti e adesioni:
anarchicitoscani@autistiche.org

[Occupazioni] Sgombero de La Universitat La Rimaia (Barcelona), del CSOA La Huelga (Sevilla) e de La Maison (Bilbao)

10-Mag-12

La Rimaia

 

Des de les 6:45h del matí dues unitats de la Brigada Mòbil dels mossos d’esquadra (catorze furgonetes) estan desallotjant l’edifici de la Universitat Lliure La Rimaia, a la ronda de Sant Pau 12, a Barcelona. Els agents han entrat amb escales pels balcons i han reventat la porta de l’edifici davant la sorpresa de la gent que hi viu, ja que el jutjat d’instrucció 22 de Barcelona va ordenar l’arxiu de la causa penal ara fa dos anys entenent que es tractava d’un edifici abandonat des de fa dues dècades i, per tant, no s’estava cometent cap il·lícit penal contra la promotora immobiliària Camat, titular de la finca.

Els Mossos han tallat els accessos a l’edifici i desenes de persones es concentren al límit del cordó policial en solidaritat amb el projecte social. Cal recordar que La Rimaia compta amb el suport de nombroses entitats del barri i que la mateixa Federació d’Associacions de Veïns i Veïnes de Barcelona va defensar el projecte i les activitats socials que s’hi desenvolupen. Fonts oficials de la policia catalana han informat que es tracta d’un desallotjament per ordre judicial però no han aclarit quin jutge ha signat l’ordre. Els agents tampoc han mostrat l’ordre en cap moment a les persones que es troben dins de l’edifici.

La policia impedeix que les integrants de La Rimaia retingudes dins de l’edifici utilitzin el seu telèfon mòbil. La gent concentrada a l’exterior en aquests moments ha tallat el trànsit de la ronda de Sant Pau. Hibai Arbide, advocat en representació del centre social, ha intentat dialogar amb els agents actuants, però la resposta ha estat: “si vostè és advocat ja sap qui mana aquí”. El lletrat, indignat, ha manifestat que “qualsevol similitud del que està passant amb un Estat democràtic i de dret és pura coincidència”. Cap a les 8h del matí un nombrós grup d’antiavalots ha iniciat l’encapsulament d’una trentena de manifestants solidaris que es concentraven al carrer. El retenció policial s’ha perllongat durant dues hores. La tensió ha pujat de to i els agents identifiquen una per una a la gent retinguda davant de l’edifici. A dins de La Rimaia hi havia 14 persones quan ha arribat la policia, totes ja han estat identificades.

Una actuació judicial del tot irregular

A mig matí s’ha sabut que l’ordre judicial s’ha aconseguit mitjançant un engany. L’ordre ha estat signada pel jutjat d’instrucció 27 de Barcelona, però en aquest procediment es feia referència a uns ocupants que eren a la finca durant l’any 2009 i que la van abandonar voluntàriament davant del requeriment judicial el mes de maig de 2010. Aquell procés va quedar tancat i la promotora Camat va recuperar la possessió de la finca, malgrat continuar amb l’estat d’abandonament. Va ser a finals d’agost d’aquell any 2010 quan la Universitat Lliure La Rimaia va okupar l’edifici de nou i el jutjat d’instrucció 22 va inadmetre la denúncia de la promotora Camat respecte aquesta nova acció entenent que la usurpació d’edificis abandonats no és un delicte. Ara, els Mossos han utilitzat l’antic procediment del jutjat d’instrucció 27 que fa referència a unes persones i uns fets que no tenen cap relació amb La Rimaia per tal d’efectuar el desallotjament d’aquest projecte social. Per tot això, des de l’assemblea del centre social s’ha convocat una concentració a les portes de l’edifici i una manifestació a les 20h als Tres Tombs, a la confluència de la Ronda de Sant Pau i la Ronda de Sant Antoni.

Història d’un centre social emblemàtic

El projecte Universitat Lliure La Rimaia va nèixer ara fa tres anys, després de les càrregues contra els estudiants que s’oposaven al pla Bolonya. La seva primera seu va ser al carrer Casanova, i posteriorment van ocupar un gran edifici situat a la Gran Via de les Corts Catalanes. Totes dues finques van ser desallotjades, però a l’actualitat segueixen sense cap mena d’ús. El mes d’agost de 2010 es va efectuar l’okupació de l’actual finca a la ronda de Sant Pau, que és titularitat d’una promotora immobiliària amb llargs litigis i conflictes amb l’ajuntament. L’edifici, on en un principi s’hi havien d’allotjar famílies d’alt poder adquisitiu s’ha mantingut del tot abandonat des de l’endemà de la seva contrucció als anys 90.

 

 

Csoa Huelga

 

Piden 18 meses de cárcel a los 4 detenidos desalojo CSOA Huelga

Comunicado

Efectivos de la Policía Nacional desalojan el CSOA La Huelga

El movimiento okupa convoca esta tarde una manifestación para mostrar su repulsa por esta actuación

A primera hora de la mañana de hoy un desmedido número de efectivos de la Policía Nacional ha desalojado el Centro Social Okupado y Autogestionado La Huelga (c/Muro de los Navarros, 38). Se ha puesto fin de esta manera a una experiencia que ha durado más de dos años y que ha servido para dotar al barrio de alternativas políticas, culturales, sociales y artísticas.

 

Hace ya más de dos años un grupo de personas se constituyó en asamblea y decidió okupar un inmueble vacío sito en la calle Muro de los Navarros, para rescatarlo así del abandono y la especulación. Se trataba de una vieja nave industrial en mal estado de conservación sobre cuyo uso existía y existe un pleito judicial abierto entre los propietarios del inmueble y la Junta de Andalucía. Durante esos dos años hemos llenado de actividades culturales, políticas, artísticas y sociales ese espacio, funcionando al margen de las instituciones y sin haber recibido ninguna clase de subvención. Nuestra convicción siempre ha sido servir de punto de encuentro, debate y reflexión para todas aquellas personas que critican abiertamente el injusto sistema en el que vivimos.

Esta tarde, a partir de las 20:00, una manifestación partirá desde la calle Muro de los Navarros para mostrar la repulsa por esta actuación policial. Pretendemos reivindicar la importancia de que en nuestra ciudad haya espacios liberados, que funcionen al margen de las instituciones, y que supongan un cuestionamiento al actual sistema. Ese mismo sistema que hoy nos ha desalojado, esgrimiendo el sacrosanto principio de la propiedad privada, es el mismo que cada día desaloja de sus casas a ciudadanos que padecen una crisis que no provocaron. Ese mismo sistema que nos ha desalojado es el que hoy mismo ha concedido una nueva ayuda de 10.000 millones de euros para sanear una entidad bancaria. Ese mismo sistema es el que nos ha conducido a esta crisis económica de proporciones inimaginables que solo ha provocado paro, miseria, desahucios, desalojos, recorte de derechos y pérdida de libertades.

¡La Huelga continúa!

En todas partes

A todas horas

¡HUELGA!
Centro Social Okupado y Autogestionado

LA HUELGA

www.csoalahuelga.org

La maison

 

Ehun lagun inguru batu ziren atzo desalojatu berri duten La Maison etxe okupatuaren aurrean. Bertan desalojoa salatu eta “esperientzi polit bat indarrez amaitu bada ere, bihar beste bat hasi litekeela” gogorarazi zuten.

 

Atzo goizean Ertzaintzak Alde Zaharreko Tenderia kaleko 30. zenbakian dagoen La Maison etxe okupatua desalojatu zuen. Hainbat lagun bizi ziren bertan eta maiatzaren 4tik arrisku egoeran zegoen etxebizitza, Bilboko instrukzioko 5. epaitegiak desalojo agindua publiko egin baitzuen. Behin desalojoa burututa BOMeko kideek eta beste hainbat lagunek gertaera salatu nahi izan zuten eta kontzentrazioa egin zuten Tenderia kalean.

Bertaratutako pertsonek Brankari jakinarazi ziotenez, duela bi urte zenbait gazte etxe bat okupatzeko elkartzen hasi ziren, “etxe horretan bizi eta hasteko helburuarekin”. Atzo, urtebete eta bederatzi hilabete geroago desalojatu zuten La Maison, bi ahalegin egin eta gero. Lehenengo goizeko 10:30ak aldera, Polizia Munizipalak eta Ertzaintzak etxebizitzan sartzeko lehen saiakera egin zuten ate nagusitik baina ezinezkoa zela ikusita alde egin zuten. Ondoren, 13:30ak aldera, La Maison etxearen alboko dendatik eraikinera sartzea lortu zuten, BOMeko kideen arabera goiko pisuko paretan zulo bat eginez.

 

Elkarretaratzean gogora ekarri zuten “etxe hau hainbat gazteren emantzipaziorako lekua” izan dela “merkatuen barruan tokirik ez duten gazteena” eta bertan, “antolatu eta borroka egin izanagatik kondenatu dituztela” jakinarazi dute. Egoera horren aurrean “epaituak izan beharko luketenak etxe hutsak bilatzen dituzten erakunde publiko, pribatuak eta jabe handiak direla” azaldu zuten, egun Bilbon 17.000 etxebizitza huts inguru daudelako eta Euskal Herrian egunean zazpi desjabetza ematen direlako.

 

da: http://www.okupatutambien.net/

[Roma] Giovedì 10 – Workshop di serigrafia – Facoltà di Architettura – Roma tre

09-Mag-12

 

WORKSHOP DI SERIGRAFIA

FACOLTA’ DI ARCHITETTURA – ROMA TRE

GIOVEDI’ 10 MAGGIO

AULA PIRANI ORE 14

[Grecia] “Revolt and Crisis in Greece” – Disponibile in rete

09-Mag-12

Scribd: Occupied London – Revolt and Crisis in Greece

Issuu: Occupied London – Revolt and Crisis in Greece

 

da: Occupied London

[No tav] Tolta la censura a Giorgio

09-Mag-12

Il Tribunale di Torino con data 4 maggio 2012 ha annullato il decreto con il quale il Gip Bompieri (lo stesso che firmò l’ordinanza che ha portato in carcere 26 militanti notav lo scorso 26 gennaio) aveva stabilito, su richiesta della Procura di Torino, di sottoporre la corrispondenza in entrata e uscita di Giorgio Rossetto nel carcere di Saluzzo alla censura.

[Genova] Giustiniani19 – Iniziative per i 6 mesi d’occupazione

08-Mag-12


6 mesi d’occupazione
Casa Occupata Giustiniani 19 – Genova

Anzichè andare a votare o intimorirci di fronte alla repressione statale
due settimane di gioia e condivisione dentro e fuori la casa occupata!

MARTEDì 8 maggio 2012

ore 21 @ giustiniani19

Dibattito per un’assemblea popolare NoTav-NoGronda

GIOVEDì 10 maggio

ore 21 @ giustinaini19

Libero cinema dei Giustiniani – Rassegna di Maggio (a breve maggiori info su giustiniani19.noblogs.org)

DOMENICA 13 maggio

ore 20 @ giustiniani19

Cena Benefit per Juan, arrestato NoTav il 26 Gennaio. Sottoscrizione 13 euro.

MARTEDì 15 maggio

ore 18 @ giustiniani19

Poesie al popolo! Aperitivo buffet di autofinanziamento per i lavori, i
laboratori e le attività della casa occupata – Parole poetiche al ritmo
di richi dj

GIOVEDì 17 maggio

ore 19 @ facoltà di lettere e filosofia/via balbi4

Aperitivo e s/Concerto Benefit NoTav. Ingresso 3 euro.

TEAR ME DOWN – militant punk hc da Roma/Sardinni

NO CHAPPI? BOURGEOIS! – casalinghe frustrate dall’entroterra ligure

AS BULLETS AND SHIT – punk hc da lavagna

maggiori info: http://giustiniani19.noblogs.org/post/2012/05/05/concerto-benefit-notav-balbi4/

VENERDì 18 maggio

ore 21 @ giustiniani19

Cantu e Cuntu. Uno spettacolo da cantastorie. Maggiori info (spettacolo
precedente):
http://giustiniani19.noblogs.org/post/2012/02/13/cantu-e-cuntu/

DOMENICA 20 maggio

ore 20 @ giustiniani19

Cena Benefit per Massimo, nelle mani del nemico dal 10 giugno 2009. Sottoscrizione 13 euro.

CASA OCCUPATA GIUSTINIANI19

Assemblea di gestione tutti i mercoledì ore 21

via dei Giustiniani 19 | parallela San Bernardo/Canneto il lungo | Centro Storico | Genova

giustiniani19@canaglie.org | giustiniani19.noblogs.org

[Immagini] Revolver!

08-Mag-12

[L38 Squat] Maggio 2012 – Cucina aperta tutti i giovedi!

07-Mag-12

[Grecia] Risultati elezioni – L’estrema destra di Alba dorata entra in Parlamento con il 7%

07-Mag-12

Grecia, sconfitti i partiti dell’austerity la sinistra radicale supera i socialisti

Nea Dimokratia crolla al 19%, il Pasok al 13, scavalcato al secondo posto da Syriza. Le due maggiori forze politiche si dicono comunque intenzionate a formare un governo di coalizione, anche se non hanno la maggioranza assoluta. L’estrema destra di Alba dorata entra in Parlamento con il 7%

Grecia, sconfitti i partiti dell'austerity la sinistra radicale supera i socialisti

 

 

ATENE – Gli elettori greci hanno punito i partiti che hanno sostenuto il piano di tagli e riforme imposto da Unione europea, Bce e Fmi. La destra di Nea Dimokratia di Antonis Samaras ha il 19,1% dei consensi contro il 33,5% ottenuto nelle precedenti elezioni. Va anche peggio al Pasok di Evangelos Venizelos che ottiene il 13,3% contro il 43,9% del 2009 e si vede scavalcato al secondo posto dalla sinistra radicale (Syriza) che conquista il 16,6%.

Con questi risultati le due forze politiche che per decenni hanno dominato la scena politica greca sfiorerebbero la maggioranza in Parlamento: i conservatori occuperebbero infatti 108 seggi e i socialisti 41, ovvero solo 150 su 300, non abbastanza per formare una coalizione stabile. I leader di entrambi i partiti maggiori hanno già parlato di alleanza di governo, ma con questi numeri sarà difficile governarnare. A Syriza andrebbero 51 parlamentari.

La protesta contro le misure di austerity varate dall’esecutivo tecnico con l’appoggio di Nea Dimokratia (Nd) e Pasok premia anche l’estrema destra neonazista di Alba dorata che supera la soglia di sbarramento del 3% e entra in Parlamento con il 6,9% dei consensi. I comunisti del KKE migliorano leggermente rispetto al 2009. Entrano nell’assemblea legislativa anche i Greci indipendenti (destra) e Sinistra democratica. Al di sotto della soglia del tre per cento necessaria per ottenere una rappresentanza parlamentare Verdi, Laos (estrema destra) e Alleanza Democratica (centrodestra).

La rabbia e la disillusione dei greci nei

confronti della politica si è manifestata anche attraverso l’astensione, vicina al 40%.

La frammentazione del quadro politico era ampiamente prevista, in un Paese messo in ginocchio dalla crisi economica e alle prese con un fortissimo scontro sociale di cui il voto è specchio fedele. Il compito di formare il nuovo governo spetterà in prima battuta al partito con i consensi maggiori, che avrà tre giorni di tempo per dare vita a un governo, dopo di che il mandato passerà al secondo per altri tre giorni e poi al terzo. Se nessuna coalizione sarà formata, seguiranno nuove elezioni, possibilità che preoccupa i mercati internazionali.

Ma le dichiarazioni a caldo di Samaras e Venizelos aprono a un’alleanza tra Nd e Pasok. Il leader di Nea
Dimokratia ha proposto la formazione di un “governo di salvezza nazionale”. Ribadendo la necessità che il nuovo esecutivo avvii la ripresa per mantenere la Grecia in Europa e nell’eurozona, Samaras ha auspicato modifiche al Memorandum firmato con i creditori internazionali e ha concluso affermando di voler allargare la sua proposta a tutte le forze politiche disposte a muoversi su queste due direttrici.

Sulla stessa lunghezza d’onda il numero uno del Pasok. Dopo aver parlato di “giorno particolarmente dolorosa”, Venizelos ha auspicato che si possa formare un “governo di unità nazionale”. Parole in cui vari osservatori hanno visto un invito a Syriza a partecipare a una coalizione con il Pasok e, probabilmente, anche Nea Dimokratia.

Da parte sua, il leader della sinistra radicale, Alexis Tsipras, ha sottolineato che l’aumento di consensi per Syriza “non è un premio ad una persona o a un partito, ma alla proposta di annullare il Memorandum”. “Da domani – ha aggiunto – per la Grecia sarà un nuovo giorno. Il risultato delle elezioni di oggi rappresenta una rivoluzione pacifica contro il memorandum della barbarie”.

Minacciosi i toni usati da Nikos Michaloliakos di Alba dorata: “State attenti, stiamo arrivando. Per chi ha tradito questo Paese, è arrivato il momento di avere paura”. Quindi il 55enne leader dell’estrema destra neonazista ha citato Giulio Cesare: “Veni, vidi, vici”. E ha assicurato che il suo partito combatterà contro la “schiavitù” dell’accordo sul debito raggiunto da Atene con Ue e Fmi, paragonandolo a una “dittatura”.

(06 maggio 2012)

 da: Repubblica

[Bologna] Repressione contro anarchici dopo corteo 25 aprile

07-Mag-12

onte: bologna today

Corteo 25 aprile, Anarchici imbrattano e oltraggiano: 5 denunce

Avrebbero urlato slogan offensivi contro la polizia, affisso manifesti, scritto su edifici storici: così sono scattate le prime 5 denunce a carico di alcuni partecipanti al corteo anarchico organizzato per il centro di Bologna lo scorso 25 aprile. Gli investigatori della Digos hanno li identificato, grazie a foto e filmati fatti durante il corteo.

Il giovane che ha tracciato la scritta “La polizia uccide” su un muro di via Indipendenza: è un ventiduenne di Roma, residente a Bologna, già noto alla polizia e legato ad ambienti antagonisti, e risponde di entrambi i reati. Con lui c’era un’altra persona, ancora da identificare.
E’ accusata solo di deturpamento e imbrattamento una ragazza francese di 23 anni, ritenuta responsabile dell’affissione di alcuni manifesti, con colla liquida, sempre sui muri di via Indipendenza.
Gli altri denunciati, per oltraggio a corpo amministrativo dello Stato, sono tre dei manifestanti che reggevano lo striscione in testa al corteo, che recitava “La polizia pesta, reprime, stupra, uccide. Ma quale liberazione? La resistenza continua”: sono due ragazzi di 23 e 28 anni e una ragazza di 26, tutti bolognesi di area anarchica.

Le indagini della Digos proseguono per identificare gli altri sodali. Contestualmente sono partite anche anche le indagini per individuare gli autori delle contestazioni avvenute a margine delle cerimonie del Primo Maggio.

da: informa-azione