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[GENOVA] NOTAV contro gli espropri!

27-Lug-12
PARTECIPATE E DIFFONDETE
30-31 luglio 2012

01-02 agosto 2012

PRESIDII NO TAV PERMANENTI

PER SALVAGUARDARE IL NOSTRO TERRITORIO
LA SALUTE E LA VITA DI TUTTE E TUTTI!

Dalle 7 di *lunedì mattina 30 luglio* , fino alle ore 24 del 31,
prenderà vita in Via Trasta il presidio NoTAV – NoTerzoValico per non
permettere ai tecnici del Co.Civ. di avvicinarsi ai terreni che vorrebbero
espropriare.

Il Primo di Agosto dalle 7, fino alle 24 del 2, saremo a Pontedecimo
per presidiare contro i tentativi di esproprio.

e poi a Fegino, a Lavagnina, a Isoverde *dal 6 Agosto* all’8 agosto.

Non ci stiamo dimenticando neppure di Ronco Scrivia che verrà colpita
da espropri fin dal 31 luglio

le date e le località purtroppo si modificano e moltiplicano di ora in
ora visto il continuo sopraggiungere delle nefaste raccomandate
inviate da Co.Civ.

molte iniziative per difendere il territorio che vedranno coinvolti il
Movimento NoTav NoTerzoValico al fianco dei cittadini

INVITIAMO TUTTE E TUTTI AL SOSTEGNO E ALLA MASSIMA PARTECIPAZIONE.
SIETE I BENVENUTI!

POSSIAMO FARCELA ANCORA UNA VOLTA,
POSSIAMO FARCELA ANCHE IN QUESTA VALLE.

Per info: altraferrovia@libero.it info@noterzovalico.org

www.notavterzovalico.info
www.noterzovalico.org
www.notavgenova.altervista.org

Movimento No TAV – Terzo Valico Valpolcevera

[California] Solidarietà ad Anaheim contro la repressione poliziesca

26-Lug-12

Sabato, 21 luglio ad Anaheim degli agenti di polizia hanno assassinato Manuel Diaz, 25 anni, sparandogli in testa mentre scappava. Quando amici, parenti e vicini di casa di Manuel si sono riuniti per esprimere indignazione e rabbia per l’omicidio, la polizia ha risposto di nuovo con la violenza iniziando a sparare sulla folla, che comprendeva bambini piccoli, con proiettili di gomma, proiettili beanbag, e scatenando i cani.

Solo pochi giorni prima, mercoledì 18 luglio, alcuni agenti di San Francisco avevano assassinato un ragazzo di 32 anni, Pralith Pralourng, residente a  Oakland. Secondo testimoni oculari, Pralourng è stato colpito due volte nel petto mentre veniva ammanettato.

Le intenzioni dei pigs sono chiare: uccidere la gente fintanto che sentono di poterla farla franca. Contano sul nostro stare a guardare per perpetrare il loro regno di terrore. E’ il momento di mostrare solidarietà con il popolo di Anaheim e dare voce alla nostra rabbia comune contro la continua e violenta repressione poliziesca. La gente non permetterà che  il braccio violento dello Stato ci faccia vivere nella paura di morire perchè la polizia spara ogni volta che vuole.

Ai nostri compagni di Aneheim: non abbiate paura nel ribellarvi. Lo Stato e le forze di polizia continueranno ad esigere la nostra subordinazione con tali grottesche esecuzioni. In tempi come questi, quando i nostri nemici sono stretti in un angolo, i nostri atti di rifiuto sono inequivocabili.

Solidarity with Anaheim! Fuck the Police!

Indymedia San Francisco

 

[No Tav] Marcia popolare sabato 28 luglio

26-Lug-12

[G8] Per scrivere ai compagni arrestati

26-Lug-12

Per chi volesse scrivere ai due compagni che sono attualmente in carcere:

Marina Cugnaschi
c/o Casa Circondariale San Vittore
Piazza Filangieri 2 – 20123 Milano

Alberto Funaro
Casa Circondariale Capanne
Via Pievaiola 252 – 06132 Perugia

 

[No Inc Albano] DISCAMPING 2012

21-Lug-12

Il 3, il 4 ed il 5 Agosto organizzeremo ancora una volta tre giorni di campeggio, di dibattiti, stornelli, proiezioni di filmati ed altre iniziative.

Per tenere alta l’attenzione sulla discarica di Roncigliano e denunciare l’aggressione al territorio dei Castelli;

per incontrarci e parlare assieme di quanto è stato fatto e dei passaggi da intraprendere nel futuro della nostra lotta.

Programma provvisorio dell’iniziativa:

-VENERDI’ 3 lo sfruttamento del territorio dei Castelli e gestone delle risorse (acqua ed abusivismo edilizio)
– SABATO 4   situazione rifiuti e piano regionale di gestione dei rifiuti con invito a partecipare rivolto a tutti i                  comitati in lotta contro le nocività e la devastazione del proprio territorio
– DOMENICA 5 spazio alle proposte e una discussione per una gestione alternativa del territorio

Come raggiungerci:

Il Discamping è sulla via Ardeatina (uscita 24 del GRA), al km 24,500 (15 Km dal Raccordo e 12 Km dal Divino Amore), svoltare a destra su Via Villaggio Ardeatino.

[Spagna] Per le strade

21-Lug-12

 

 

[Torino] Dalle Vallette

21-Lug-12

«I prigionieri della XII sezione del blocco B del carcere di Torino vogliono segnalare con questo documento i disagi che rendono difficili le condizioni già di per sé invivibili all’interno dell’istituto carcere.
Ci premuriamo di indicare la mancanza di qualità e l’insufficiente quantità del vitto. A tutelare gli interessi dei prigionieri è preposta una commissione degli stessi come organo di controllo. Quest’organo di controllo però agisce male, o peggio non agisce affatto a tutela dei prigionieri. Arriviamo a questa conclusione in quanto nonostante le reiterate proteste nulla è stato fatto per rendere il vitto migliore.
Facciamo inoltre presente che i prezzi del sopravvitto sono troppo alti, anche a fronte di una situazione economica non facile per le famiglie che li aspettano e sostengono. Generi di prima necessità come quelli alimentari costano di più rispetto ai prezzi correnti al di fuori del carcere. Stando al d.p.r. 230 del 30 giugno 2000 i prezzi del sopravvitto devono essere corrispondenti a quelli dell’area commerciale più vicina al carcere. Ci chiediamo, allora, come sia possibile che dall’oggi al domani un genere necessario come la carta igienica passi da 1,39 euro a 2,85 euro per poi arrestarsi a 1,93 euro solo dopo svariate proteste. Rincaro inspiegabile ed inammissibile a fronte di qualità e quantità delle merci rimaste invariate.
Il terzo punto riguarda la mancanza delle più elementari forme di agibilità nei luoghi vissuti collettivamente dai prigionieri. Ci riferiamo in particolare ai passeggi che non dispongono di acqua corrente e di bagni funzionanti da anni ormai. Vogliamo quindi l’immediato ripristino dell’acqua corrente e dei bagni in tutti i locali adibiti al passeggio all’aria dei prigionieri.
La XII sezione inoltre ritiene opportuno, data l’eccessiva calura, di usufruire di una doccia supplementare giornaliera.
Chiediamo che le nostre richieste vengano valutate e ci sia data risposta entro e non oltre una settimana.»

I prigionieri della XII sezione, blocco B, carcere di Torino.
Firmato da 54 prigionieri.

(La prigione è una merda. Una merda comunque la si guardi, comunque la si imbelletti. Ma chi c’è vissuto dentro, a lungo o solo qualche giorno – e sappiamo che molti che ci leggono questa esperienza l’hanno affrontata -, sa che la cosa peggiore dentro è il sentimento di una assoluta e affollata solitudine: sopruso dopo sopruso, negazione dopo negazione, ognuno è talmente occupato a leccarsi le proprie ferite da non vedere null’altro che quelle. Le lotte possibili annegano dentro alle frustrazioni che si accumulano in quei pochi metri quadrati di spazio che ti è concesso; dentro ai rancori mal diretti, dentro alla diffusa vigliaccheria, dentro ad una lotta per la sopravvivenza che avviene tanto spesso a scapito di chi ti sta accanto. I racconti belli e tragici coi quali siamo cresciuti, quelli che dipingevano le carceri come luoghi di battaglia, come ambito di lotta di un proletariato compatto e solidale sembrano cartoline arrivate diritte diritte da un altro pianeta. Un modo per uscirne è ripartire dalle piccole cose; fratture nella monotonia carceraria, resistenze che costringono la gente a parlarsi, a prendere posizione, a ridisegnare i confini; fili che si tessono, occhi che si incrociano, coraggio che emerge. Se non sarà buona questa sarà buona la prossima, ma d’ora in poi – e per un po’ – forse non siamo più soli.)

da Macerie

La mobilitazione del blocco B sezione 12 del carcere delle Vallette comincia a dare i primi frutti: dalle notizie che filtrano da dentro, ora i prigionieri possono fare più docce nel corso della giornata e le celle possono rimanere aperte durante la socialità.

Ovviamente, per ottenere queste poche cose, i carcerati hanno dovuto dimostrare la propria determinazione a forza di battiture e di ritardi nei rientri dall’aria. A sostenerli anche solidali da fuori che ieri, durante l’orario dei colloqui, hanno distribuito un volantino con il documento dell’8 luglio che denuncia l’invivibile situazione dentro – dalla calura al caro vitto passando per i passaggi senz’acqua e senza gabinetti. A fine volantinaggio, proprio mentre l’ultimo gruppo di parenti usciva dalle sale colloqui, in trenta hanno dato vita ad un saluto rumoroso e “spadellante” davanti all’ingresso, letto il documento dei prigionieri ed esposto un grande striscione che recitava: «Il carcere è invivibile: distruggiamolo! Solidarietà ai detenuti in lotta.» Alcuni parenti e amici in uscita si sono aggiunti alla protesta mentre le guardie, prese di sorpresa, si sono un po’ agitate e per tutta la durata del saluto i blindi che trasportano i prigionieri sono rimasti bloccati dentro. Insomma: ai carcerieri si possono rompere le scatole da dietro, da davanti, da dentro, da fuori…

Il prossimo appuntamento intorno alle Vallette sarà un presidio con microfono e impianto aperti a tutti coloro che vogliano salutare i prigionieri per domenica pomeriggio dalle ore 18 (appuntamento per le 17.30 al capolinea del 3)… colloquio selvaggio e richieste musicali!

Alberto e Marina liberi!

21-Lug-12

[Asturie] Un’altra lunga notte..

20-Lug-12

Breve aggiornamento sull’ intensificarsi del conflitto che da due a mesi a questa parte sta coinvolgendo le Asturie e ha lanciato un chiaro segnale alla società spagnola ed europea.


L’ occupazione dell’autostrada in entrambi i sensi della A6 è iniziata alle 9 di ieri sera, e ha portato a uno scontro a tutto campo nella località bembidrense di San Romàn, tra i minatori che avevano organizzato i picchetti e la polizia spagnola. All’arrivo delle forze repressive, i lavoratori in lotta hanno erto barricate, sia lungo l’autostrada che nelle uscite secondarie. Il conflitto si è prolungato fino all’alba, e ha portato alla detenzione di 3 tra coloro che hanno scelto di resistere fino all’ultimo.

 

Gli stessi minatori, han raccolto numerosi bossoli di proiettili sparati ieri sera dai ‘policias’ ieri notte; un ulteriore affronto e un acutizzarsi della violenza repressiva, dunque, dopo le cariche indiscriminate e i proiettili di gomma sparati a madri e bambini a Madrid l’11 luglio.

 

In un primo tempo, i minatori avevano bloccato con rapidità sorprendente l’ A-6 e la Strada Nacional VI, fermando i camion in transito e costringendo i conducenti a farsi consegnare le chiavi. Da lì poi si sono costruite enormi barricate infuocate con alberi e pneumatici, nonché vere e proprie barriere di fuoco a poca distanza una dall’altra sull’asfalto.

 

La Guardia Civil ha impiegato numerose ore per sgomberare le strade, dopodichè il confilitto si è spostato nelle località abitative di San Romero prima,e Bebimbre poi. Qui, nelle incursioni poliziesche lungo i vicoli, i difensori in divisa delle politiche di sacrifici e austerità targate Rajoy, hanno rincorso e caricato anziani che, svegliati dalle sirene, si erano affacciati fuori dalle loro abitazioni.

 

Un altro capitolo di una lunga battaglia che si fa sempre più aspra e dura..

da infoaut

[Roma] Bencinema venga

20-Lug-12

[15 ottobre] Presidio a piazzale Clodio

19-Lug-12

NO ALLA DEVASTAZIONE DEI NOSTRI TERRITORI, NO AL SACCHEGGIO DEI NOSTRI SOLDI E DELLE NOSTRE VITE.

I cosiddetti governi tecnici, che in realtà fanno senza vergogna gli interessi di classe dei potentati economici

e finanziari, in tutta Europa operano una selvaggia “redistribuzione al contrario”, devastando quel poco di stato

sociale conquistato con decenni di lotte, saccheggiando i beni comuni e le aziende pubbliche, derubando lavoratori

e lavoratrici del loro reddito, e utilizzando i soldi così reperiti per iniezioni di denaro pubblico nelle casse delle banche.

Dieci anni fa eravamo a Genova, a manifestare contro il G8, che già allora preparava tutto questo.

Oggi siamo ancora nelle strade e nelle piazze a lottare per riprenderci le nostre vite e per opporci a chi, per incrementare i propri profitti ci costringe a vivere sempre peggio, in territori sempre più devastati. Il 13 luglio dieci dei nostri compagni e compagne rischiano di essere condannati/e a 10 anni e più di carcere per

essere stati presenti a Genova in quelle giornate del luglio 2001, con l’accusa di “devastazione e saccheggio”,

un reato penale partorito dal codice Rocco, concepito nel chiaro intento, tutto politico, di perseguire chi si

opponeva al regime fascista. I torturatori della scuola Diaz, appartenenti alle forze dell’ordine se la sono cavata

al massimo con qualche anno di sospensione dal servizio. Per questo il 13 luglio saremo al fianco dei nostri compagni e delle nostre

compagne, in attesa della sentenza della corte di cassazione, per esigerne a gran voce la libertà.

Il 20 luglio il tribunale del riesame deciderà sulla richiesta di aggravamento delle misure cautelari per compagni/e inquisiti per la

manifestazione del 15 ottobre 2011, guarda caso sempre con l’accusa di devastazione e saccheggio.

Anche in quella data saremo presenti sotto al tribunale, sempre a gridare che vogliamo TUTTI LIBERI E TUTTE LIBERE.

13 luglio a fianco dei compagni e compagne che rischiano la condanna per i fatti di genova 2001

20 luglio ore 10 presidio piazzale Clodio a fianco gli/le inquisiti/e per i fatti del 15 ottobre 2012

Coordinamento Cittadino di Lotta per la Casa

[Genova 2001] Sentenze della cassazione…

14-Lug-12

[Genova 2001] Testo e manifesto per il presidio solidale del 13/7

14-Lug-12

[No Tav] Resoconto della quinta udienza preliminare

14-Lug-12

 

 

Oggi venerdì 13 luglio si è svolta la quinta udienza preliminare del procedimento penale che vede imputati i 46 NO TAV per i fatti del 27 giugno e del 3 luglio avvenuti in Val Susa.

In aula hanno preso parola gli ultimi avvocati della difesa per discutere le posizione dei loro assistiti. Essi hanno fatto notare, con le dovute specificità individuali, come la riproduzione fotografica, fornita dalla digos torinese, ritraggano immagini statiche solo ed esclusivamente del soggetto sottoposto al presunto reato, decontestualizzate dal resto, con uno spazio temporale, fra una foto e l’ altra di diverse ore. Nell’intenzione dell’accusa questo potrebbe far presupporre che l’imputato abbia perpetuato, per diverse ore, il reato contestatogli. Le foto che ritraggono quel singolo momento, in quella singola situazione fisica e temporale non viene interpretata come un momento unico, ma come una continuazione dell’azione nell’arco di un lungo tempo.

Ovviamente questa posizione dell’accusa viene contestata dalla difesa che ritiene invece quel momento, un momento unico, specifico. In più ciò che manca assolutamente è la ricostruzione del comportamento di un altro importante attore in campo oltre i manifestanti, cioè le forze dell’ordine che avrebbero, ad esempio, iniziato il lancio di lacrimogeni prima del lancio di sassi.

Alla fine della discussione degli avvocati difensori, i pm hanno fornito nuovi atti probatori, in riferimento al materiale sequestrato dalla digos durante le perquisizioni dei mesi precedenti, riconducibili ai soggetti interessati. Questa operazione viene immediatamente contestata dalla difesa, per difetto di procedura, poiché tutto il materiale probatorio deve essere consegnato prima della discussione in aula dell’udienza preliminare. Il gup Edmondo Pio, di fronte a tale obiezione, non ha potuto far altro che appoggiare la richiesta della difesa, rigettando il nuovo materiale fornito dai pm.

Terminata l’udienza preliminare gli imputati hanno voluto leggere un documento scritto e redatto collettivamente dai 46 imputati, di cui riportiamo il testo:

Noi, imputati Notav inquisiti in questo procedimento protestiamo contro la permanenza di misure cautelari che vedono tre di noi comparire ancora in stato di detenzione carceraria durante le udienze preliminari.

Ad un anno di distanza dai fatti contestati, dopo sei mesi dall’arresto, riteniamo un accanimento punitivo il mantenimento di queste misure nei confronti di tre imputati che, per posizione personale e per reati contestati, non sono diversi dagli altri a piede libero.

La loro permanenza in carcere riveste solo una funzione di immagine a fini puramente mediatici per rafforzare le tesi della procura torinese.

Lo stesso discorso vale anche per gli altri tre imputati ancora agli arresti domiciliari.

Noi tutti siamo parte di un grande movimento collettivo che si batte contro un’opera inutile, devastante e nociva per un intero territorio e la comunità che lo abita.

Si parte e si torna insieme!

 

da: infoaut.org

[Cuneo] Presidio anticarcerario in solidarietà con Maurizio Ferrari

12-Lug-12

Il 26 gennaio, sei mesi dopo le imponenti manifestazioni in Valsusa, un’operazione della Procura di Torino ha portato a perquisizioni in tutta Italia e all’arresto di 26 compagni/e, di cui tre si trovano ancora in carcere.

Fra gli scopi dell’inchiesta, il tentativo di dividere ed intimorire il movimento No Tav e chiunque si opponga alle imposizioni dettate dall’alto. Proprio in questi giorni è cominciato il processo, nel tribunale di Torino, contro i 46 No Tav inquisiti.

Uno di questi, Maurizio Ferrari, trasferito il 16 giugno dal carcere di Milano a quello di Cuneo, sta subendo un pesante accanimento: isolamento (nessun contatto con gli altri detenuti, in cella e all’aria da solo), blocco della posta, nessuna possibilità di ricevere libri o altro materiale, vessazioni continue.

Di fronte a questa situazione è importante dare una risposta concreta: per questo indiciamo un presidio di solidarietà con Maurizio e con tutte le prigioniere e i prigionieri che quotidianamente subiscono l’oppressione del carcere.

SABATO 14 LUGLIO, ORE 16

PRESIDIO FUORI DALLE MURA DEL CARCERE CERIALDO DI CUNEO, VIA RONCATA.

Ora e sempre No Tav

Solidarietà a tutti e tutte i No Tav inquisiti

Contro il carcere e la società che lo crea!

Tutte e tutti liberi!

PER SCRIVERE : Maurizio Ferrari
C.C. via Roncata 75 12100 Cuneo